ENERGIA. È la risposta alla richiesta di Macron di dichiarare l’intenzione di voto sulla proposta della Commissione che include l’atomo tra le fonti per la transizione ecologica DI SEBASTIANO CANETTA, IL MANIFESTO, 17 MAGGIO 2022 Pollice verso della Germania sul regolamento europeo sulla tassonomia energetica. Lo ha confermato ieri a Berlino il ministero delle Finanze, ufficializzando la sua risposta alla richiesta del governo Macron di dichiarare l’intenzione di voto sulla proposta della Commissione Ue che include il nucleare tra le fonti per la transizione ecologica. «Le centrali atomiche non sono sostenibili. Primo, perché non si possono escludere incidenti con effetti su vasta scala; secondo, perché resta irrisolto il problema di come, dove e per quanto tempo stoccare le scorie tossiche» è la netta, inequivocabile, posizione della Coalizione Semaforo. Dominata sempre più dai Verdi, veri vincitori del voto di domenica in Nordreno-Vestfalia, il Land più popoloso della Bundesrepublik con 17,9 milioni di abitanti nonché cuore industriale della Germania. Il 18,1% del consenso al partito ambientalista vuol dire terzo posto ma anche l’11,7% in più dalle ultime elezioni. Coincide con il ritorno politico della Cdu, primo partito al Parlamento di Düsseldorf con il 35,8% (+2,8% rispetto al 2017), e il clamoroso schianto alle urne della Spd, fermatasi al 26,7% (meno 4,5%) e destinata a incassare la seconda batosta elettorale in otto giorni dopo il tonfo nello Schleswig-Holstein. Gran bella grana per il cancelliere Olaf Scholz, specialmente se è finita malissimo anche l’altro partner nel governo federale: Fdp a quota 5,6% (meno 7%) segnala la fine della luna di miele dei liberal con gli elettori. Anche per questo effetto collaterale la Germania chiederà formalmente al Consiglio europeo a guida francese di opporsi al documento sulla tassonomia predisposto dalla Commissione. «Se il Consiglio, oppure l’Europarlamento che si esprimerà a luglio, solleveranno obiezioni sull’atto, allora sarà […]