Nuovi sistemi d’arma e nuovi assetti monetari (con il declino del signoraggio del dollaro), sono i due cambiamenti radicali prodotti dal conflitto europeo DI TONINO PERNA, IL MANIFESTO, 29 APRILE 2022 In questa maledetta guerra che sta massacrando la popolazione ucraina, distruggendo le città, provocando milioni di profughi, stiamo assistendo ad una corsa all’uso di armamenti sempre più distruttivi, sia come sistemi di difesa che di attacco. In questa escalation che non sappiamo quanto durerà e dove ci porterà, siamo spettatori impotenti di una competizione che alla fine stabilirà chi è il vincitore sul piano militare. Come in una gara di Formula1, in tutto il mondo gli occhi degli esperti (ministri della Difesa, generali, mercanti d’armi….) guardano attentamente a questa sfida militare per valutare la forza reale dei nuovi sistemi d’arma, le innovazioni tecnologiche apportate, al fine di stabilire possibili acquisti nel prossimo futuro. Soprattutto quei paesi che sono coinvolti, sia all’interno che all’esterno, da conflitti armati, attualmente ben 60 in Medio Oriente, Africa, Asia e America Latina. Pertanto, la guerra in Ucraina rappresenta un’autentica fiera delle armi, molto più remunerativa, sul piano delle vendite, delle tradizionali fiere che si svolgono nei padiglioni ovattati delle grandi città, come quella, famosa, di Parigi a metà giugno. Nuove armi, infatti, per essere vendute devono dimostrare la loro efficacia sul terreno. A differenza di tante altre merci dove sono i consumatori che con il passaparola creano un giudizio positivo o negativo sulle novità introdotte, dove sono gli imprenditori, per le macchine utensili, che prima di acquistarle vogliono vederle all’opera, per i sistemi d’arma sono le guerre il solo test che dà un giudizio definitivo sul valore delle novità introdotte. É molto probabile che in questo scontro micidiale tra la Nato e la Russia alla fine la tecnologia occidentale, in particolare made in Usa, […]