DI GIANFRANCO AMENDOLA, IL FATTO QUOTIDIANO, 24 APRILE 2022 Sono diverse le inesattezze dette in merito a un futuro inceneritore a Roma. Ecco quali.1) Ce lo chiede l’EuropaFalso. La normativa europea in materia di rifiuti è coerente con la gerarchia dei rifiuti dell’Ue e mira a elevare il livello della gestione dei rifiuti privilegiando la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio e non la termovalorizzazione o, peggio, la discarica.2) Favorisce l’economia circolareFalso. Secondo la Commissione europea, “i processi di termovalorizzazione possono svolgere un ruolo nella transizione a un’economia circolare a condizione che la gerarchia dei rifiuti dell’Ue funga da principio guida e che le scelte fatte non ostacolino il raggiungimento di livelli più elevati di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio”. Proprio quello che non avviene a Roma.3) Serve per la transizione ecologicaFalso. Secondo la Commissione europea lo smaltimento, in discariche o tramite incenerimento, “è di solito l’opzione meno favorevole ai fini della riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra; viceversa, la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti offrono il maggiore potenziale di riduzione di tali emissioni. Non a caso, nel Regolamento Ue 2020/852 la tassonomia Ue non include l’incenerimento tra le tecnologie che prevengono i cambiamenti climatici.4) Zero emissioniFalso. Sulla base di dati dell’Unione europea l’incenerimento dei rifiuti, anche in assetto cogenerativo con produzione di elettricità e di calore, registra emissioni di Co2 superiori addirittura a una turbogas a metano, ovvero 625/500 g per kWh prodotto (energia e calore) rispetto a 365 per il metano.5) Può usufruire dei fondi europei PnrrFalso. Nelle recenti linee guida pubblicate dalla Commissione europea sull’interpretazione del principio “non arrecare danno significativo all’ambiente” l’incenerimento dei rifiuti è considerato un’attività che arreca un danno significativo all’ambiente. Proprio per questo, gli impianti che bruciano rifiuti per produrre energia, sono esclusi totalmente dalla tassonomia della finanza Ue.6) […]