DI GIANNI BARBACETTO, IL FATTO QUOTIDIANO, 25 MARZO 2022 Il Forum Mondiale dell’Acqua 2024 non si terrà in Italia, ad Assisi, ma a Bali, in Indonesia. L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi, alla chiusura del Forum di Dakar. L’Italia si era candidata in maniera ufficiale, con un intervento del ministero degli Esteri, a ospitare ad Assisi e a Firenze il World Water Forum 2024. Poi, a rompere l’incanto, erano arrivati un intervento e una lettera aperta al Papa (“Scacci i mercanti dal tempio!”) di Emilio Molinari, ex senatore e leader storico del movimento per l’acqua pubblica, pubblicati a gennaio dal Fatto Quotidiano. “Attenzione”, avvertiva Molinari, “non è un Forum indetto dall’Onu o da qualche altro organismo sovranazionale: è un’iniziativa del Consiglio Mondiale dell’Acqua, che è un organismo privato, privatissimo, con sede a Marsiglia. È una lobby di aziende multinazionali dell’acqua privata, sostenuta da imprese come Veolia e Suez Lyonnes des eaux”. Subito dopo era arrivata la decisione dei frati del Sacro convento di San Francesco in Assisi, che chiedevano di togliere “il logo, le firme e ogni menzione del Sacro convento, della Basilica di San Francesco in Assisi e della comunità dei Frati minori conventuali” da ogni “materiale informativo e promozionale, elettronico e cartaceo, della candidatura italiana al Forum mondiale dell’Acqua”.“Ora le multinazionali dell’acqua privata, a sorpresa, hanno detto no alla candidatura italiana, che sembrava cosa fatta”, spiega Molinari. In Italia si era già formato un fronte d’interessi per portare qui l’evento, una sorta di Expo dell’acqua che muove migliaia di persone e tanti soldi. “Non voglio pensare che siamo così forti da aver determinato noi la scelta”, continua Molinari, “ma certo non deve aver fatto piacere alle multinazionali che qualcuno abbia svelato l’equivoco”: di un Forum privato che appare come una iniziativa pubblica. “Difficile parlare di acqua mentre […]