LUCA KOCCI, IL MANIFESTO 22 MARZO 2022 Papa Francesco torna a denunciare lo «scandalo» delle «spese per le armi»: è una scelta che «riporta tutto e tutti indietro». Sono le parole che il pontefice ha pronunciato ieri, ricevendo in Vaticano i rappresentanti dell’organizzazione di volontariato «Ho avuto sete». «Certe scelte non sono neutrali», ha detto Bergoglio. «Destinare gran parte della spesa alle armi, vuol dire toglierla ad altro», cioè «toglierla ancora una volta a chi manca del necessario». A pochi giorni dall’approvazione a larga maggioranza da parte della Camera (contrari Alternativa, Europa Verde, ManifestA e Sinistra italiana) dell’odg proposto dalla Lega che impegna il governo a portare dall’1,5% al 2% del Pil le spese militari entro il 2024 (cioè da 25 a 38 miliardi di euro l’anno), il discorso del papa sembra rivolto anche ai parlamentari italiani. «Quanto si spende per le armi, terribile! – ha aggiunto Francesco, integrando il testo scritto –. Non so quale percentuale del Pil, non mi viene la cifra esatta, ma un’alta percentuale. Si spende nelle armi per fare le guerre, non solo questa, che è gravissima, che stiamo vivendo adesso, e noi la sentiamo di più perché è più vicina, ma in Africa, in Medio Oriente, in Asia, le guerre, continue». Invece «bisogna creare la coscienza che continuare a spendere in armi sporca l’anima, sporca il cuore, sporca l’umanità. A che serve impegnarci tutti insieme, solennemente, a livello internazionale, nelle campagne contro la povertà, contro la fame, contro il degrado del pianeta, se poi ricadiamo nel vecchio vizio della guerra, nella vecchia strategia della potenza degli armamenti, che riporta tutto e tutti all’indietro? Sempre una guerra ti riporta all’indietro, sempre». Bisogna creare la coscienza che continuare a spendere in armi sporca l’anima, sporca il cuore, sporca l’umanità. Sempre una guerra ti riporta all’indietro, sempre. […]