L’incontro. In mille alla kermesse romana: «Proviamo a condizionare l’agenda del centrosinistra». Conte e Letta in collegamento. Il leader Pd: insieme possiamo vincere ANDREA CARUGATI, IL MANIFESTO 20/03/2022 Enrico Letta e Giuseppe Conte, in collegamento, arrivano a definirsi «progressisti visionari». Per lei, la protagonista della giornata, Elly Schlein, dicono più di una cosa di sinistra, dalla giustizia sociale all’ambiente. È evidente che i capi di Pd e M5S la considerano partner integrante del futuro campo progressista, front-woman dell’arcipelago rossoverde che per ora è smarrito in mille rivoli e privo di una leadership unificante. LEI, LEADER RILUTTANTE, non sembra cercare il replay delle regionali 2020, quando si offrì di coprire a sinistra Stefano Bonaccini con la lista Coraggiosa, nella battaglia a mani nude contro l’allora fortissimo Salvini in Emilia. Non vuole, almeno per ora, dar vita a una sorta di nuova Sel, l’alleato rossoverde di Bersani nel 2013. «Non siamo qua per lanciare soggetti politici, né liste elettorali», chiarisce subito aprendo i lavori di « Visione comune», ieri nel parco post-industriale sulla Prenestina, periferia di Roma. «Ma per mettere in rete le nostre tante reti, per battaglie contro le diseguaglianze e per salvare il pianeta: questo è un luogo in cui scambiarci pratiche, portandole nei quartieri, nei parlamenti, nelle assemblee comunali e regionali, nelle piazze, riallacciando i fili dell’ascolto con quello che succede nelle società e con le mobilitazioni delle nuove generazioni». L’EVENTO IN REALTÀ è una maratona di oltre otto ore, oltre 70 gli oratori, intersezionali per definizione: protagonisti di lotte su ambiente, energia, diritti civili, immigrazione, lavoro. Una maratona che è anche un modo per conoscersi e riconoscersi. Ci sono esponenti del Pd come Alessandro Zan (che suona la carica in vista della riapertura della discussione sulla sua legge a fine aprile), e Pierfrancesco Majorino con il suo netto no all’aumento […]