L’Italia ha annunciato la neutralità climatica per il 2050. Si spera di Luca Mercalli In Italia – La pioggia è finalmente tornata dallo scorso weekend, abbondante in Liguria, Toscana e al Nord-Est. Fiumi in piena in Friuli per gli oltre 200 mm d’acqua di lunedì-martedì sulla pedemontana. Proprio martedì un fronte freddo ha innescato temporali con grandine, a Vittorio Veneto come nel Barese, e nevicate a 500 metri tra Trento e Belluno. Nuove gelate al Centro-Nord mercoledì (minime fino a -2 °C), in attesa dell’ulteriore freddo da Est che giovedì e venerdì ha portato altra neve in collina, intensa sulle montagne del Piemonte: notevoli i 58 cm caduti a Balme (1450 m, Valli di Lanzo), ma negli ultimi decenni ci furono precedenti analoghi o superiori, come il 27 aprile 1989 (50 cm), 21 aprile 1990 (80 cm) e 10 aprile 2004 (52 cm). Dopo un esordio troppo caldo, questo mese sta trascorrendo dunque assai fresco, 1 °C sotto media per ora, ma fino a trent’anni fa sarebbe stato normale. L’Ispra ha diramato il nuovo inventario nazionale delle emissioni serra: sono diminuite del 19% dal 1990 al 2019, passando da 519 a 418 milioni di tonnellate annue di Co2 equivalente (da 9 a 7 tonnellate pro capite) grazie a fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Per il 2020 si stima un ulteriore -10% rispetto al 2019, ma solo a causa delle restrizioni Covid, un taglio che si dovrebbe mantenere ogni anno per frenare la corsa verso un mondo rovente e invivibile, non tramite chiusure forzate per una pandemia, bensì con la strategia di decarbonizzazione a lungo termine che, nel quadro dell’Accordo di Parigi, l’Italia ha trasmesso due mesi fa a Bruxelles annunciando la neutralità climatica per il 2050. Speriamo. Nel mondo – In Europa sono stati giorni più invernali che primaverili, con […]