Archivi Giornalieri: 28 Novembre 2020

    **************************** La cerimonia di consegna della 4° edizione del “Premio Internazionale Verde Ambiente 2014“, organizzata dalla associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS), che si è svolta a Sorrento domenica 1 giugno 2014, ha visto premiata anche la Cooperativa Agricola CO.R.AG.GIO.   Giacomo Lepri  

  Riceviamo e volentieri pubblichiamo Care e cari,  come sapete, abbiamo insieme lanciato l’appello alla sindaca di prendere in carico le compensazioni edilizie (e il caso esemplare di Borghetto San Carlo), liberando aree verdi ed agricole, riscuotendo i milioni di euro dovuti ai cittadini dai costruttori. QUI tutte le info dal nostro sito  Quello che abbiamo intanto ottenuto, è la convocazione per giovedì prossimo 3 dicembre alle ore 11.00 di una Commissione lavori pubblici ed urbanistica qui sul posto, a Borghetto san Carlo. Ci sarà una rappresentanza dei Mezzaroma, dell’assessorato capitolino all’Urbanistica, degli uffici delle nuove responsabilità circa “Periferie, legalità e civismo” di Roma capitale, e poi il Municipio, i nostri legali e la ditta incaricata dei lavori (dalla quale sappiamo ufficiosamente non esserci stato nessun pagamento a loro favore, avendo dovuto quindi interrompere il cantiere per il restauro dei casali storici). Crediamo che una PRESENZA DI MASSA DI CHI PER LE VOSTRE SIGLE ED ASSOCIAZIONI sia un segnale che, in quell’occasione, potremo dare all’Amministrazione, alla stampa e alla cittadinanza attiva sui temi della Food Policy. Un messaggio chiaro che queste vicende riguardano tutte e tutti noi che ce ne sappiamo prendere cura, diversamente dalla frammentarietà di una politica, quella attuale, che dimostra ogni giorno scarsa coerenza e poca visione di insieme. SARETE PRESENTI?  Vi chiediamo conferma, così da comporre una lista e sapere come muoverci per la comunicazione relativa. Se avete contatti stampa da coinvolgere, sentiamoci per muoverne il più possibile. Una riflessione a margine. Mai come ora, di fronte ai nuovi indecenti sgomberi di realtà che tengono vivo il welfare e i servizi socio culturali annessi (facciamo riferimento alle vicende sul Nuovo Cinema Palazzo, tra le numerose altre, come fu per SCUP poco tempo fa), emerge la pochezza di una politica che, parimenti, non è in grado né di riconoscere proposte che si muovono per la […]

  Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il parlamento europeo il 25 novembre ha respinto la mozione Dreosto (Lega) che impegnava la Commissione a ritirare il regolamento sulle munizioni in piombo nelle zone umide. Il divieto di utilizzare munizioni contenenti piombo dentro e intorno alle zone umide è finalmente passato. Il secondo tentativo di impedire che il Parlamento europeo votasse le restrizioni sulle zone umide è nettamente fallito: con 153 voti a favore della “mozione salva piombo” della Lega, 499 contrari e 39 astensioni, il Parlamento europeo ha respinto l’ultima mozione contraria. Il regolamento della Commissione Europea che modifica l’allegato XVII del regolamento REACH relativo al divieto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea all’inizio di dicembre 2020, entrando in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione. Il periodo di “transizione” sarà di 24 mesi (LAC, 26 novembre).  

  Con una lettera alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e a quello della Camera Roberto Fico, il Forum nazionale Salviamo il Paesaggio ha sollecitato il loro autorevole intervento perché chiedano al Parlamento di riprendere e completare l’iter del Disegno di Legge AS 164 e AC 63 “Norme per l’arresto del consumo di solo e per il riuso dei suoli urbanizzati”, interrotto non solo a causa dell’emergenza pandemica. Ecco il testo della lettera: Illustrissimi Presidenti, nei giorni scorsi abbiamo appreso con estrema soddisfazione, attraverso i media, dell’invito che il Presidente della Camera ha inteso rivolgere a tutto il Parlamento e ai componenti delle Commissioni interessate per stimolare e sollecitare la ripresa dell’iter relativo al Disegno di Legge sull’acqua pubblica. Una legge importante, come affermato dallo stesso Presidente, per “il valore inestimabile dei beni pubblici e dei beni comuni e, più in generale, l’importanza delle sfide – ambientali, sociali ed economiche – che siamo chiamati a fronteggiare” e che da anni la Società civile chiede venga approvata. Desideriamo esprimere il nostro plauso per l’autorevole appello formulato e vogliamo cogliere l’occasione per richiedere – sia all’On. Fico e sia alla Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Casellati – di voler far giungere la Vostra voce istituzionale e l’indiscutibile peso della Vostra autorità per sollecitare il Parlamento a voler riprendere e completare anche l’iter relativo al Disegno di Legge AS 164 e AC 63 “Norme per l’arresto del consumo di solo e per il riuso dei suoli urbanizzati”. Tale DdL è stato elaborato da un Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico formato da 75 massimi Esperti multidisciplinari riuniti all’interno del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio/Salviamo il Paesaggio (Rete nazionale formata da oltre 1.000 organizzazioni e decine di migliaia di persone a livello individuale). Sottoposto alle valutazioni di tutte le […]

  L’aumento delle temperature che si registra nell’arco alpino determina non solo lo scioglimento dei ghiacciai e inverni con nevicate meno abbondanti, ma rappresenta una grave minaccia per la biodiversità. Lo studio degli ecosistemi montani ha assunto una grande importanza per comprendere gli effetti dei cambiamenti climatici sulla distribuzione della vegetazione. LE ORCHIDEE SELVATICHE CHE POPOLANO le regioni alpine sono tra gli organismi più evoluti e complessi da un punto di vista biologico per le relazioni evolutive che hanno stabilito con gli impollinatori e con specifici funghi presenti nel terreno. Ma negli ultimi decenni le orchidee alpine, presenti fino a 2600-2700 metri di altitudine, sono diventate importanti indicatori ambientali, sentinelle affidabili dei cambiamenti in atto. Tutte le piante di fronte all’alterazione degli habitat mettono in atto meccanismi di difesa per poter sopravvivere. Le orchidee alpine stanno scalando le montagne per sfuggire all’aumento di temperatura. Le specie che si trovavano ad una altitudine inferiore si stanno spostando a quote superiori alla ricerca di temperature medie più basse. E’ QUELLO CHE E’ STATO DOCUMENTATO da uno studio dei ricercatori dell’Università di Padova in collaborazione con i botanici del Museo civico di Rovereto che da molti anni studiano la flora delle Alpi orientali. La ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale Nature Communications, abbraccia un arco di tempo di 30 anni e mette in evidenza le trasformazioni subite dal paesaggio alpino a causa degli interventi sul territorio (conversione dei prati naturali, insediamenti urbani, costruzione di impianti) e a causa dell’aumento delle temperature medie. DELLE 80 SPECIE DI ORCHIDEE SPONTANEE presenti nell’area alpina, hanno resistito solo le varietà che si trovavano in zone protette. Ma questa protezione non è bastata a garantire la loro sopravvivenza. Numerose specie sono risalite lungo le pendici delle montagne per sfuggire all’innalzamento della temperatura. Il problema è che la velocità con cui si sta […]