Lo studio “Sandy beaches can survive sea-level rise”, pubblicato recentemente su Nature Climate Change da un team internazionale di ricercatori mette in discussione i risultati di precedenti ricerche che ipotizzavano la scomparsa di metà delle spiagge del mondo entro il 2100 a causa del riscaldamento globale. In particolare, i ricercatori provenienti da Australia, Regno Unito, Francia, Sudafrica, Nuova Zelanda e Usa, i guidati da Andrew Cooper dell’università dell’Ulster, giudicano eccessive le conclusioni alle quali è giunto lo studio “Sandy coastlines under threat of erosion”, pubblicato a marzo sempre su Nature Climate Change e dicono che «con i dati globali e i metodi numerici disponibili oggi, è impossibile fare tali previsioni globali e di ampia portata». Inoltre lo studio precedente non tiene conto del fatto che, di fronte all’innalzamento del livello del mare, le spiagge possono potenzialmente migrare verso l’entroterra. Anche se va detto che questo è possibile solo per le spiagge che, come grandissima parte di quelle italiane, non hanno subito una forte urbanizzazione retro-costiera e la scomparsa dei sistemi duali e delle zone umide litoranee. All’università di Sydney spiegano che l’idea centrale alla base del nuovo studio e che «se le spiagge hanno spazio per spostarsi sotto l’influenza dell’innalzamento del livello del mare – definito come accommodation space – manterranno la loro forma e forma generale, ma in una posizione più verso terra». Ma anche il nuovo studio conferma che «le spiagge costeggiate da scogliere costiere dure e da strutture ingegneristiche, come le dighe portuali, rischiano di scomparire in futuro a causa dell’innalzamento del livello del mare, perché queste spiagge non sono in grado di migrare verso terra. Sperimenteranno prima una “compressione costiera” con una conseguente diminuzione della larghezza, e alla fine finiranno sott’acqua». Tuttavia, a causa dell’innalzamento del livello del mare, le spiagge costeggiate da pianure costiere basse, lagune poco profonde, saline e dune, come […]