Siamo alla resa dei conti: la pandemia ha avuto effetti negativi anche sulla green economy. Arriva la conferma di quanto, probabilmente, era sotto gli occhi di tutti. Il riciclo dei rifiuti ha sofferto, i nuovi investimenti green sono rallentati, il consumo di energia rinnovabile ha tenuto, ma la potenza installata di nuovi impianti di fotovoltaico, eolico e idroelettrico è diminuita di quasi il 40% rispetto al 2019, mentre il trasporto pubblico e la sharing mobility sono fortemente calati (con l’eccezione delle biciclette e dei veicoli elettrici). Gli interventi di rigenerazione urbana hanno subìto dei rallentamenti e le produzioni agroalimentari di qualità hanno sofferto per la flessione dei mercati esteri, del turismo e della ristorazione. Gli Stati Generali della Green Economy, organizzati dal Consiglio Nazionale della Green Economy, composto da 69 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e con il patrocinio del Mise e della Commissione europea e il supporto tecnico della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile prendono il via dalla Relazione sullo Stato della Green Economy, presentata da Edo Ronchi, presidente della fondazione. E aprono l’edizione tutta digitale di Ecomondo 2020 e Key Energy, i saloni di Italian Exhibition Group in programma fino a domenica 15 novembre. “In questa emergenza bisogna alzare la testa – ha esordito Ronchi – affrontare sì l’emergenza in modo responsabile ed efficace, ma anche pensare al dopo e non farsi assorbire solo dall’emergenza. Cosa fare per uscirne? Che tipo di strada vogliamo prendere? Gli Stati Generali sono proprio un momento di riflessione”. LA GREEN ECONOMY NELL’ANNO DELLA PANDEMIA – Nella giornata inaugurale di Ecomondo, Edo Ronchi fa il punto su sei settori strategici della green economy, registrando le loro difficoltà. Il primo semestre del 2020 è stato caratterizzato da un calo della domanda energetica senza precedenti, che si è tradotto anche in una sensibile riduzione delle emissioni di gas serra (diminuite del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). E anche se le rinnovabili sono state le uniche fonti energetiche che hanno continuato a crescere, con un più 3% […]