Dalla Palestina alla Francia, dall’Italia alla Grecia, il Mediterraneo si è unito nella lotta ai rifiuti marini: dal 25 al 27 settembre più di 2.000 persone, armate di sacchi e guanti, hanno partecipato all’appuntamento sulle spiagge di tutto il Mediterraneo per ripulirle dai rifiuti e lottare per un mare più pulito. Clean Up The Med, la campagna di sensibilizzazione Legambiente sulla gestione sostenibile e sulla riduzione dei rifiuti marini, ha coinvolto associazioni, università, comuni, enti pubblici, scuole e cittadini. Una grande iniziativa di volontariato ambientale promossa quest’anno da COMMON (COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea), progetto europeo finanziato da Eni CBC Med che coinvolge Italia, Libano e Tunisia con l’obiettivo di tutelare le coste del Mediterraneo dal marine litter attraverso una gestione sostenibile. Quest’anno, alla fine di un’estate marcata dall’emergenza sanitaria, hanno aderito all’iniziativa circa 100 organizzazioni provenienti da 17 Paesi: Italia, Francia, Spagna, Algeria, Libano, Tunisia, Egitto, Palestina, Croazia, Cipro, Marocco, Malta, Giordania, Macedonia del Nord, Turchia, Libia, e Grecia. «Oltre 25 i chilometri di spiaggia ripulita dai rifiuti – spiegano Legambiente – che mostrano come il problema dell’incuria e del cattivo smaltimento accomuni tutta l’area mediterranea: alle plastiche monouso, ubiquitarie e ritrovate in gran quantitativi sulle coste battute, si aggiungono cicche di sigaretta, metallo, tessile e legno lavorato. Non mancano guanti, mascherine e dispositivi sanitari legati all’emergenza Covid-19». Serena Carpentieri, vicedirettrice di Legambiente, ricorda che «negli anni Clean Up The Med ha coinvolto 21 paesi del Mediterraneo, oltre 1500 località e migliaia di volontari. Anche quest’anno, nonostante le difficoltà, la campagna ha riunito moltissime persone in piena sicurezza, segno che la lotta per un Pianeta più pulito rappresenta una priorità senza confini. Inoltre, il progetto COMMON ha ulteriormente rafforzato il legame con il sud del Mediterraneo e sta creando una rete […]