I titoli erano abbastanza sconvolgenti.
Otto milioni di tonnellate di plastica gettati ogni anno negli oceani, l’equivalente del carico di un camion al minuto. [1]
Una balena senza vita che giace su una spiaggia, con lo stomaco distrutto da 29 kg di rifiuti di plastica. [2]
Ma finalmente nel 2017 in Europa stava prendendo forza il sostegno al divieto sulla plastica monouso.
Sarebbero state abbastanza le persone a cui la questione stava così tanto a cuore al punto da fare qualcosa per fermare questo disastro?
La risposta è stata un forte “sì”.
La reazione della nostra comunità nei confronti del problema della plastica è stata davvero massiccia.
Ciò che abbiamo ottenuto dimostra quanto teniamo agli oceani, all’ambiente, alla natura.
Ecco come siamo arrivati al traguardo: abbiamo unito le nostre forze insieme a quelle di altre organizzazioni esperte sulla plastica, l’attivismo online e/o le istituzioni europee come Break Free from Plastic, Rethink Plastic, SumOfUs, Uplift, Skiftet, Aufstehn, De Clic e Campact.
Con la nostra petizione volta a dimostrare alla Commissione Europea abbiamo subito dimostrato che ben 750.000 europei come noi erano determinati a voler agire.
La nostra petizione è stata supportata da cartelloni pubblicitari.
In risposta al nostro appello, in poco tempo siamo riusciti a raccogliere oltre 35.000€ dalla nostra comunità.
Era cruciale riuscire ad attirare l’attenzione dell’allora vice-presidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, che stava per aprire una conferenza europea sulla plastica.
Insieme ai nostri partner, abbiamo tappezzato l’area centrale di Bruxelles e quella della location della conferenza con 150 cartelloni con immagini di pesci, uccelli e fauna oceanica uccisa dalla plastica.
Uno dei nostri cartelloni sparsi per Bruxelles nel giorno della conferenza sulla plastica.
Nel giorno della conferenza, abbiamo consegnato centinaia di migliaia di firme al vice-presidente Timmermans e con nostra sorpresa, quel giorno a Bruxelles, il vice-presidente ci ha detto che sarebbe stato un nostro “alleato” nella lotta per eliminare la plastica monouso.
Ha poi citato la nostra petizione alla conferenza e ha anche pubblicato un video della consegna della nostra petizione sui suoi canali social. [3]
Consegna delle firme al vice-presidente Timmermans insieme agli amici di Campact e Rethink Plastic Alliance
Alcuni mesi dopo, nel gennaio 2018, la Commissione ha adottato la sua proposta in materia.
Al suo interno conteneva misure senza precedenti volte a ridurre lo spreco di plastica, incluso il divieto di plastica monouso. [4]
Ma da quanto è emerso successivamente, Coca Cola, Nestlé e Pepsi avevano già esercitato forti pressioni sui diversi governi nazionali tentando di bloccare la nostra proposta. [5]
Poco prima del voto della Commissione per l’ambiente, alcuni europarlamentari hanno proposto modifiche piuttosto oscene, e alcune sono state accettate fino ad arrivare al voto del Parlamento.[6]
Dovevamo sfoderare ogni arma in nostro possesso per fermarli dall’adottare tali modifiche.
Per questo abbiamo inviato un totale di oltre 100.000 e-mail agli europarlamentari per convincerli a non cedere sul divieto.
Grazie a queste pressioni, gli europarlamentari hanno alla fine bocciato gli emendamenti peggiori e votato per ottenere una legge forte contro la plastica monouso. [7]
Nel 2019, abbiamo ottenuto una nuova legge europea che vieta la maggior parte degli oggetti in plastica in tutta l’UE: le cannucce, tazze e posate in plastica dovranno scomparire entro la fine di quest’anno. [8]
La campagna è stata anche un’occasione per fermarsi a riflettere: perché acquisto così tanta plastica?
Perché nei bar e nei locali ci sono soltanto cannucce in plastica?
Perché questo settore non produce alternative che non distruggono gli oceani, che invece sono insostituibili?
Molte persone sono state ispirate a comportarsi in modo diverso successivamente.
Ma la nostra campagna non finisce qui.
Il divieto europeo sulla plastica monouso è in fase di attuazione ed entrerà in vigore in tutti i paesi europei, incluso il tuo.
Le modalità di attuazione nel concreto varieranno da paese a paese.
Si tratta quindi di un’opportunità perfetta per il settore della plastica, che cercherà sicuramente di ottenere esenzioni dalla legge.
Continua a seguirci per conoscere l’esito dell’ultimo capitolo di questa storia.
Con te per ridurre la plastica,
Laura Sullivan
Direttrice Esecutiva
WeMove Europe
Fonti:
[1] https://www.theguardian.com/lifeandstyle/2017/feb/14/sea-to-plate-plastic-got-into-fish
https://www.weforum.org/agenda/2016/10/every-minute-one-garbage-truck-of-plastic-is-dumped-into-our-oceans/
[2] https://www.independent.co.uk/environment/plastic-pollution-killed-sperm-whale-dead-spain-beach-bags-blue-planet-a8293446.html
[3] https://www.facebook.com/frans.timmermans/videos/1547541318602055/
https://twitter.com/TimmermansEU/status/912621524959547392
[4] https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_18_5
[5] https://www.independent.co.uk/news/business/news/coca-cola-pepsi-nestle-plastic-pollution-leaked-letter-water-down-laws-a8590916.html
[6] Gli emendamenti avrebbero continuato a consentire ad alcune delle peggiori plastiche monouso di essere considerate come “biodegradabili”, e brand inquinanti come Pepsi, Nestlé e Coca Cola l’avrebbero ancora una volta passata liscia per il loro inquinamento da plastica.
[7] https://ec.europa.eu/environment/efe/news/european-parliament-votes-single-use-plastics-ban-2019-01-18_en
[8] “Bastoncini di cotone, posate, piatti, cannucce, miscelatori per bevande, bastoni per palloncini, prodotti in plastica oxo-degradabile,contenitori per alimenti e bevande in polistirene espanso saranno vietati dal 2021. Gli Stati membri dovranno adottare misure volte a ottenere una riduzione del consumo di tazze e contenitori per alimenti. Queste misure dovranno raggiungere una riduzione quantitativa misurabile entro il 2026 rispetto al 2022. Le bottiglie dovranno avere tappi fissi a partire dal 2024 ed essere costituite per il 25% di materiale riciclato entro il 2025 per le bottiglie in PET (il 30% entro il 2030 per tutte le bottiglie). Il 90% delle bottiglie di plastica dovrà essere raccolto separatamente entro il 2029.” https://www.europarl.europa.eu/committees/en/product-details/20190121CDT02681
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