Nel mondo attuale molto spesso purtroppo le buone notizie vengono surclassate da quelle catastrofiche, facendo in modo che le prime passino sotto silenzio. Questa di cui ci occuperemo è invece una bella storia, una storia di buona volontà non a scopo di lucro. Ken Nedimyer, un allevatore e commerciante di pesci e coralli destinati all’acquariologia che viveva nelle meravigliose Florida Keys americane, alla fine degli anni ‘90 cominciò a rendersi conto del deterioramento delle barriere coralline della zona. Preoccupato per l’ambiente che gli dava da vivere, cominciò a studiare la possibilità di allevare il corallo, dimostrando che almeno due specie, l’Acropora Cervicornis (il corallo a forma di corna di cervo) e l’Acropora Palmata, potevano essere per così dire coltivate e quindi impiantate nella barriera corallina. Arruolando membri della famiglia e alcuni volontari, creò così nel 2007 la CRF, Coral Restoration Foundation, una fondazione senza scopo di lucro, che presto entrò in collaborazione con il Florida Keys National Marine Sanctuary, allo scopo di ripristinare le barriere coralline e di educare le future generazioni al rispetto dell’ambiente marino. Questa organizzazione in breve tempo ha avuto successo per i metodi rivoluzionari di lavoro ed ha portato alla notorietà Mr. Nedimyer, grazie anche al supporto della Cnn e della Disney Worldwide Conservation. QUESTO IMPEGNO HA DA POCO VARCATO i limiti degli Usa. Nel Mar dei Caraibi, al largo delle coste venezuelane, si trovano le tre isole cosiddette ABC: Aruba, Bonaire e Curaçao. Sono tre spettacolari mete turistiche che fanno parte del regno dei Paesi Bassi; la più estesa e popolosa è la terza, nella quale il governo locale posto nella capitale Wilelmstad si occupa degli affari interni dell’arcipelago, mentre difesa, politica estera e cittadinanza sono a carico dell’Olanda; la moneta utilizzata è ancora il Fiorino delle Antille Olandesi, che ricorda i tempi dei bucanieri […]