Secondo la nuova relazione “Infrastrutture di trasporto dell’UE: per realizzare in tempo gli effetti di rete, è necessaria una maggiore velocità di attuazione dei megaprogetti” della Corte dei conti europea, «i principali megaprogetti di trasporto transfrontalieri dell’Ue progrediscono più lentamente del previsto» ed «è probabile che sei delle otto infrastrutture dal costo di diversi miliardi di euro oggetto dell’audit e le relative linee di accesso non funzioneranno a pieno regime per il 2030, come invece inizialmente previsto. Il completamento della rete centrale transeuropea di trasporto (TEN-T) verrà dunque ulteriormente posticipato». La Corte fa giustizia anche della convinzione italiana che i mega-progetti nell’Ue siano rallentati solo in Italia dalla burocrazia e dall’opposizione ambientalista e sociale, infatti, oltre alla Torino -Lione, tra gli 8 megaprogetti esaminati ci sono altre 3 linee ferroviarie (Rail Baltica, galleria di base del Brennero, Basque Y), una via navigabile (Senna-Schelda), un’autostrada (A1 in Romania) e due collegamenti multimodali (collegamento stradale/ferroviario Fehmarn Belt e collegamento ferroviario E59 a porti in Polonia) che, sottolinea la relazione, «costano ciascuno oltre 1 miliardo di euro e dovrebbero apportare notevoli benefici socio-economici». La Corte dei Conti ricorda che «nel 2013, gli Stati membri dell’Ue hanno deciso di ultimare la rete centrale transeuropea di trasporto entro il 2030. Una caratteristica saliente della rete sono i progetti di trasporto transfrontalieri, miranti a migliorare i collegamenti tra reti nazionali lungo corridoi europei». L’audit ha verificato se «la costruzione su larga scala di autostrade, ferrovie e vie navigabili aventi impatto transfrontaliero sulla rete centrale di trasporto dell’Ue sia stata ben pianificata e attuata in modo efficiente». Gli 8 megaprogetti cofinanziati dall’Ue valgono in totale 54 miliardi di euro (di cui 7,5 miliardi finanziati dall’Ue), e dovrebbero collegare le reti di trasporto di 13 Stati membri: Austria, Belgio, paesi baltici, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Italia, Polonia, Romania e […]