Le “buone intenzioni” non producono generalmente “buoni risultati”. I ricercatori dell’Universität Bonn sono partiti dalla saggezza popolare, convinti che si possa applica anche alla definizione di politiche ambientali coerenti e, insieme a un team internazionale, espongono le loro scoperte e teorie nel numero speciale “Focus on Leakage: Informing Land-Use Governance in a Tele-Coupled World” di Environmental Research Letters. La convinzione alla base della pubblicazione è che «senza un’adeguata supervisione e pianificazione, le politiche ambientali possono portare a effetti collaterali indesiderati e dannosi» e il primo esempio è quello della bioplastica, «spesso intesa come sinonimo di alternative verdi, sostenibili ed ecologiche ai prodotti in plastica a base di petrolio». All’università di Bonn evidenziano che «mentre è vero che le materie plastiche a base di mais, grano o canna da zucchero sono, in linea di principio, climate-neutral e proteggono le riserve di petrolio in calo, dato lo stato attuale della tecnologia, un ampio spostamento nei consumi dai materiali convenzionali a quelli a base biologica potrebbe essere una cattiva notizia per l’ambiente. Dopotutto, le materie prime a base vegetale vengono prodotte sul terreno e l’espansione agricola non regolamentata spesso porta alla conversione di foreste naturali, come quelle tropicali. Questo mette a repentaglio gli sforzi di mitigazione dei cambiamenti climatici, poiché le foreste stoccano molto più carbonio rispetto, ad esempio, alle piantagioni di mais o canna da zucchero». I ricercatori sono convinti che questo ed altri esempi pubblicati sul numero speciale “Focus on Leakage” di Environmental Research Letters «dimostrano che le politiche intese a combattere i cambiamenti climatici e la distruzione ambientale spesso producono impatti che i pianificatori non avevano previsto in fase di progettazione». Jan Börner, che insegna Ökonomik Nachhaltiger Landnutzung und Bioökonomie all’università di Bonn, sottolinea che «è quindi importante valutare in anticipo le potenziali conseguenze indesiderate e, se necessario, regolamentare o addirittura staccare la spina prima […]