ROMA – Un nuovo studio della Nasa sulle emissioni di anidride carbonica, condotto sulle venti principali città del mondo fornisce le prime prove dirette, basate su satelliti, che all’aumentare della densità di popolazione di una città, il biossido di carbonio (CO2) che si emette per persona tendenzialmente diminuisce.
Lo studio chiarisce anche come le misurazioni satellitari di questo gas a effetto serra possano fornire alle città in rapida crescita nuovi strumenti per tracciare le emissioni di anidride carbonica e valutare l’impatto dei cambiamenti di politiche e dei miglioramenti delle infrastrutture sulla propria efficienza energetica.
Gli scienziati atmosferici Dien Wu e John Lin dell’Università dello Utah a Salt Lake City hanno collaborato con i colleghi del Goddard Space Flight Center della Nasa a Greenbelt, nel Maryland e all’Università del Michigan ad Ann Arbor, per calcolare le emissioni pro capite di biossido di carbonio per venti aree urbane in diversi continenti usando le stime di biossido di carbonio recentemente disponibili dall’Orbiting Carbon Observatory della Nasa-2 (OCO-2) satellite, gestito dal Jet Propulsion Laboratory dell’agenzia a Pasadena, California.
Le città con vegetazione minima sono state preferite perché le piante possono assorbire ed emettere anidride carbonica, complicando l’interpretazione delle misurazioni.
Sono state incluse anche due città statunitensi: Las Vegas e Phoenix.
Pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters, lo studio ha scoperto che le città con densità di popolazione più elevate hanno generalmente emissioni di anidride carbonica pro capite più basse.
“La nostra domanda era essenzialmente: quando le persone vivono in città più densamente abitate, emettono meno anidride carbonica?
La risposta generale della nostra analisi suggerisce che sì, le emissioni delle città più densamente abitate sono inferiori“, ha affermato Eric Kort, uno dei principali membri del team di ricerca e professore associato di climatologia, scienze spaziali e ingegneria presso l’Università del Michigan.
Gli scienziati hanno ipotizzato che le aree urbane più densamente popolate emettano generalmente meno anidride carbonica per persona perché sono più efficienti dal punto di vista energetico: cioè, è necessaria meno energia per persona in queste aree a causa di fattori come l’uso dei trasporti pubblici e il riscaldamento e raffreddamento di abitazioni plurifamiliari a grandezze di scala.
I dati satellitari potranno migliorare la nostra comprensione di questa relazione perché descrivono le emissioni combinate da tutte le fonti.
Queste informazioni potranno essere combinate con dati a terra più specifici per aiutare i responsabili delle città a pianificare una crescita più efficiente dal punto di vista energetico e sviluppare migliori stime delle future emissioni di biossido di carbonio.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 9 marzo 2020 sul sito online “greenreport.it”)