L’incontro-dibattito promosso da Legambiente Basilicata e tenutosi a Montalbano Jonico, nel cui territorio ricade interamente la Riserva regionale dei Calanchi di Montalbano, ha fatto il punto sulla situazione della più estesa e giovane Riserva regionale della Basilicata e, più in generale, ha discusso del sistema di governance delle aree naturali protette dell’intera Regione. Il presidente regionale del Cigno Verde lucano, Antonio Lanorte, ha ricordato l’iter di istituzione della Riserva (dalla firma della lettera di accompagnamento del dossier, alla sua “difesa” in Comitato tecnico-scientifico regionale), sottolineando che ci sono voluti «sette anni per l’istituzione, avvenuta nel 2011, della “Riserva regionale dei Calanchi di Montalbano” (tanti ne sono passati da quando Legambiente presentò il dossier di candidatura nel 2004) e nove quelli necessari per veder apporre le prime tabelle di perimetrazione, in via di completamento proprio in questi giorni. Un lungo percorso che, però, deve ora vedere un’accelerazione per un’effettiva tutela, valorizzazione e promozione della Riserva geologica che potrebbe rappresentare un attrattore ed un volano per l’economia sostenibile dell’area». Ma Lanorte ha anche evidenziato «l’importanza dei Parchi e delle aree protette nei progetti di conservazione e di sviluppo regionale», facendo però anche notare «la mancanza di un reale protagonismo di questi soggetti, l’assenza di una politica di sistema per le aree protette in Basilicata e in particolare le difficoltà che vivono soprattutto i parchi regionali in termini di finanziamenti e di dotazioni di strutture tecniche e gestionali». Dopo un emozionante “racconto fotografico” curato da Filippo Viggiani, testimone e divulgatore della valenza storica e paesaggistica dei calanchi, Maurizio Rosito, presidente del Circolo locale di Legambiente e guida escursionistica ha esaminato percorso normativo che ha portato prima all’istituzione e poi alla gestione della Riserva, evidenziando le «tante “luci” di questa straordinaria area geologica che, per estensione e varietà di ambienti e suggestioni, si configura […]