Non è soltanto percezione, soprattutto in città come Roma dove banchettano con l’immondizia: i gabbiani sono sempre più stanziali in ambiente urbano. Lo conferma la mappa degli uccelli nelle città europee realizzata grazie agli “Atlanti urbani”, curati dalla Lega italiana protezione uccelli. I nuovi dati sono stati resi noti nel corso del convegno di ornitologia a Napoli e attestano la crescita di falchi pellegrini, gabbiani reali, colombacci, picchi e codirossi. Diminuisce invece, soprattutto nelle aree periferiche, il numero di allodole, passeri, cardellini e verdoni. A livello generale, al consolidamento di specie presenti da tempo nei centri storici come piccioni, rondoni, merli e storni si affiancano due tendenze: una positiva, che vede una netta espansione del colombaccio, l’altra negativa che riguarda i passeri (passera europea e passera d’Italia), le cui popolazioni, in media negli ultimi 10 anni, si sono dimezzate. A sfrattare queste ultime specie dalle periferie è soprattutto il consumo di suolo ad uso urbano. L’aumento dei falchi pellegrini potrebbe invece essere, almeno in Italia, conseguenza diretta della crescita di piccioni, colombacci e della presenza di storni, dei quali il falco è un predatore. “Nelle nostre città – conferma Marco Gustin, ornitologo responsabile di specie e ricerca alla Lipu – sono ormai stanziali diverse coppie di falchi pellegrini. Con un po’ di pazienza e attenzione, li si può vedere andare a caccia nei ‘dormitori’ degli storni. Le forme dei loro stormi, che tanto ci affascinano nel cielo, sono proprio un sistema di difesa degli storni dai falchi“. Gustin spiega poi l’aumento nelle città italiane dei picchi: “Questi uccelli trovano nei parchi cittadini alberi sempre più grandi, nei quali possono scavare per trovare formiche o larve di coleotteri che si nutrono di legno. In Italia stanno aumentando anche nelle periferie. Se l’aumento di falchi o picchi può essere considerato positivo, […]