Quattro alpinisti italiani andranno con gli sci al World economic forum a Davos, nel cuore delle Alpi svizzere, per protestare contro la crisi climatica e chiedere che “siano applicati modelli di business più etici e sostenibili“. La loro “azione di ribellione” si chiama “Your path is to nowhere” (La tua strada è verso il nulla) e partirà da Sondrio il 21 gennaio prossimo, giorno d’inizio del Forum. I quattro attraverseranno le Alpi in assetto “self-sufficency” a impatto zero per protestare contro chi parla di sostenibilità “nel cuore di un ecosistema che viene distrutto a scopo di lucro“. Lo rende noto il portavoce del progetto Giovanni Montagnani, ingegnere con un dottorato al Politecnico di Milano, una bimba di un anno e mezzo e fondatore del collettivo di divulgazione CrowdForest. Ottanta chilometri e 3.500 metri di dislivello, fino a raggiungere i 3.000 metri di altitudine, da percorrere in soli tre giorni con gli sci ai piedi e in regime di self-sufficiency a impatto zero, Il rigido inverno alpino non spaventa Montagnani e i suoi tre compagni: Luca Fontana, fotografo e influencer specializzato in terre selvagge, Michele Dondi, laureato in Matematica all’Università degli Studi di Milano, analista programmatore in ambito finanziario, appassionato di montagna, di trail e scialpinismo e Marco Tosi, guida alpina, tecnologo alimentare, 3 figlie, una vita per la montagna e per la tutela ambientale. Luca Fontana “Vogliamo scrivere questa nuova storia che inizia con quattro scialpinisti che arrivano a Davos passando dalle montagne, con i loro sci e gli zaini, mentre i leader di tutto il mondo scenderanno dalle scalette dei loro jet per parlare di sostenibilità ed equità – spiega Montagnani – Abbiamo scelto di partire da Sondrio, pur essendo tutti originari del varesotto, per avvicinarci alle comunità alpine, le prime a risentire del cambiamento climatico. Con questa […]