Ue, ok a limiti di pesca nel Mediterraneo e Mar Nero

 

Il Consiglio Ue ha dato il via libera al regolamento che stabilisce i limiti di cattura per il 2020 per alcuni stock ittici nel Mediterraneo e nel Mar Nero.

È la prima volta che viene adottato un regolamento autonomo sulle possibilità di pesca per i due mari dopo l’entrata in vigore, quest’anno, del piano pluriennale per gli stock demersali (come naselli, triglie, seppie, spigole, gamberi rossi) nel Mediterraneo occidentale.

Il regolamento fissa gli sforzi di pesca massimi ammissibili che si applicano a Spagna, Francia e Italia, espressi in numero di giorni, a un livello inferiore del 10% rispetto al livello di riferimento del piano pluriennale.

Il piano inoltre prevede regole che riguardano inoltre le possibilità di pesca e altre misure decise nel quadro della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (Cgpm), tra le quali, ad esempio, un periodo di chiusura per l’anguilla in tutto il Mediterraneo e limiti di cattura e di sforzo per gli stock di piccoli pelagici nel Mare Adriatico.

Prevedono poi un contingente autonomo per lo spratto nel Mar Nero applicabile a Bulgaria e Romania, fissato a un livello necessario per mantenere il livello attuale di mortalità per pesca, e la possibilità di pesca del rombo chiodato nel Mar Nero è stata decisa dalla Cgpm.

(Articolo pubblicato con questo titolo il 16 dicembre 2019 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

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