Riceviamo da Antonio Lupo e volentieri pubblichiamo
Il popolo curdo, come ogni popolo, ha diritto ad un luogo dove poter stare in pace, parlare la propria lingua, suonare la propria musica, ballare, amare … insomma, dove poter vivere.
Ma l’attacco turco al Rojava mette in discussione molto più di questo diritto naturale, è un attacco al Confederalismo Democratico, l’esperienza sociale e politica più avanzata a livello mondiale, contro l’idea dello “Stato Nazione”, barricato con frontiere e muri.
Un’esperienza che ha messo in pratica la pacifica convivenza tra etnie e popoli diversi, la parità di genere, contro lo sfruttamento e la distruzione della natura.
Un modello anticapitalistico che, in quanto tale, è ugualmente osteggiato da tutte le varie forze in campo, Turchia, USA, Russia, e anche dalla UE, che continua a fornire armi agli aggressori.
Chi sta aggredendo il Rojava, attacca i valori in cui crediamo, ecco perché pensiamo sia fondamentale essere a Roma il 1 Novembre.
Un abbraccio!
Chiara e Antonio
http://www.retekurdistan.it/2019/10/28/la-violenza-contro-le-combattenti-curde-ha-una-tradizione/