Clima. Più di 100.000 cittadini hanno chiesto su Change.org l’emergenza climatica a Roma e in Italia. E oggi alla presenza della sindaca di Roma Virginia Raggi e del Presidente della Commissione Ambiente dell’Assemblea Capitolina, Daniele Diaco, Roma ha ufficialmente dichiarato lo stato di emergenza climatica e ambientale.
42 votanti, 40 favorevoli, 0 astenuti e 0 contrari: mozione approvata.
L’approvazione della mozione precede il terzo sciopero globale del Movimento Fridays For Future del 27 settembre.
“Bisogna agire con urgenza per contrastare i cambiamenti climatici in tutto il mondo – scrive sulla sua pagina Facebook la prima cittadina, Virginia Raggi – l’Assemblea Capitolina ha appena approvato all’unanimità una mozione, presentata dal gruppo M5S in Campidoglio e condivisa da tutte le forze politiche, che chiede alla nostra amministrazione di farsi portavoce presso il governo e il Parlamento affinché vengano messe al centro della politica nazionale tutte le azioni possibili per contrastare l’emergenza climatica e ambientale.
Ringrazio i consiglieri del MoVimento 5 Stelle che si sono impegnati per questa mozione. Occorre l’impegno di tutti per salvare il nostro futuro e Roma è pronta a fare la sua parte”.
“Un’importante premessa per quel vero Green New Deal che non può essere solo una scelta nazionale, ma deve coinvolgere Comuni e Regioni per essere davvero credibile ed efficace“, Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione Univerde.
“A Roma e nel mondo è in corso una crisi ambientale e climatica – scrive il Presidente della Commissione Ambiente del Campidoglio, Daniele Diaco – A Roma e nel mondo le persone se ne stanno rendendo conto, e chiedono a gran voce l’impegno della politica.Oggi in Assemblea Capitolina abbiamo votato compatti una mozione per essere al fianco di chi ci chiede una risposta all’emergenza climatica.
Non è una soluzione semplice: non può esserlo, data l’entità e la complessità dei cambiamenti in atto”.
Il progetto si articola in 16 punti.
1 Dichiarare lo stato di emergenza climatica ed ambientale per Roma;
2 Ridurre di non meno del 40% le attuali emissioni nette di gas climalteranti a Roma entro il 2030, e arrivare a emissioni zero entro il 2040;
3 Priorità totale a lotta ai cambiamenti climatici e promozione di un’economia sostenibile, per almeno i prossimi 10 anni;
4 Incontri, dibattiti, formazione in tutte le istituzioni del territorio;
5 Parlare seriamente con la Regione e il Governo di mobilità sostenibile, micromobilità, trasporto pubblico e ciclabilità;
6 Parlare seriamente con la Regione del fiume Tevere, delle bonifiche necessarie, dei sistemi di depurazione, del Contratto di Fiume;
7 Rigenerazione urbana, non cementificazione;
8 Riqualificazione edilizia ed efficientamento energetico, nel pubblico e nel privato;
9 Focus sul ciclo dei rifiuti, in ogni sua parte, su ogni possibilità di ridurre, riutilizzare, riciclare;
10 Guerra alle perdite nel servizio idrico, scendendo al 20% di dispersione in 5 anni;
11 Amministrazione pubblica plastic free, alimenti delle mense scolastiche che non provengano da più di 100 chilometri di distanza da Roma;
12 Creazione di una “infrastruttura climatica” romana, curando ed espandendo il verde pubblico a 360 gradi;
13 Riconversione ecologica della produzione energetica verso le fonti rinnovabili, anche con impianti solari collettivi sui tetti pubblici;
14 Osservatorio permanente sui cambiamenti climatici;
15 Riconversione ecologica e riduzione delle emissioni delle industrie del territorio;
16 Durante tutta questa transizione, tutela costante dei lavoratori, degli utenti e dei cittadini.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 26 settembre 2019 sul sito online “TeleAmbiente”)