«Proposta di legge regionale n. 113 sul compostaggio aerobico di rifiuti organici». Punta a promuovere «azioni volte al trattamento e alla valorizzazione locale dei rifiuti organici». È all’ordine del giorno del consiglio regionale di domani e potrebbe passare alla storia come la legge sul cui voto si è saldata l’alleanza tra Pd e M5S anche nel Lazio. Il primo firmatario è un consigliere regionale grillino, Marco Cacciatore, che fa parte di quell’ala del movimento che ha sostenuto il dialogo con i dem a livello nazionale. Altri firmatari sono esponenti M5S, mentre è dato per scontato il voto favorevole del Partito democratico. Dal M5S invitano a smorzare gli entusiasmi, ricordano che già in passato, perfino nella scorsa legislatura, quando su determinati provvedimenti c’era condivisione, i grillini hanno votato insieme alla maggioranza. È successo, ad esempio, anche per la legge sui vitalizi. Tutto vero, ma è evidente che in questo caso, a pochi giorni dalla nascita del governo rosso-giallo e dal discorso con cui Nicola Zingaretti ha auspicato che il dialogo possa essere esportato anche nelle regioni, tutto ha un differente significato. Da domani, sottotraccia anche senza incontri ufficiali, inizierà una trattativa che vede protagonista da una parte il dem vicepresidente della Regione, Daniele Leodori, dall’altra i trattativisti del Movimento, come Roberta Lombardi e Devid Porrello. Il disegno di Zingaretti – nominare due tecnici di area grillina al posto degli ex assessore Gian Paolo Manzella e Lorenza Bonaccorsi nominati sottosegretari nel Conte bis – non piace a tutti nel Movimento. «Se dobbiamo farlo – dice qualcuno dalle parti del M5S – andiamo fino in fondo e impegniamoci direttamente, con consiglieri che vanno a fare l’assessore. E poi: perché dovrebbero essere per forza solo 2?». Se la trattativa dovesse andare a buon fine e se gli assessori a 5 Stelle saranno scelti […]