La Spezia, 22 agosto 2019 – Quanto influisce nella zona di viale Italia – via San Cipriano la presenza di navi da crociera, le cui emissioni si sommano con quelle del traffico automobilistico? Abbiamo provato a incrociare qualche dato, confrontando il tasso di inquinamento rilevato senza navi all’ormeggio con quello registrato in giorni ‘critici’, caratterizzati dallo stazionamento in porto di ben tre navi. Situazione non frequentissima ma neppure tanto rara, come si desume dal calendario degli scali. Prendiamo lo scorso 14 maggio 2019: all’ormeggio c’erano tre navi: Msc Seaview (oltre 5.400 passeggeri), Aidanova (6.600, con alimentazione a Gnl) e Seven Seas Explorer (750). Il valore orario più alto di biossido di azoto, 113 microgrammi/mc, è stato registrato alle 12, con zero sforamenti sia del livello di protezione della salute che di quello di allarme (la normativa dice che il valore limite sulla media annuale è di 40 microgrammi per metro cubo, mentre il valore limite sulla media oraria è di 200 microgrammi da non superare più 18 volte nell’anno, con la soglia di allarme attestata a 400 microgrammi per metro cubo). Passando al biossido di zolfo, altro inquinante inserito nel ‘protocollo’, nello stesso giorno troviamo 11 microgrammi/mc come valore massimo orario, registrato alle 12, con zero superamenti del livello di protezione della salute e del livello di allarme, e un valore medio giornaliero di 4 microgrammi/mc. In questo stesso giorno il monossido di carbonio ha segnato 0,5 milligrammi/mc come valore massimo orario alle 11 e 0,4 nella media delle 8 ore (soglia 10 milligrammi), senza superamenti del livello di protezione. Quanto alle polveri sottili (pm10), le sostanze hanno raggiunto quota 12 microgrammi/mc nel valore medio giornaliero (limite 50). Se prendiamo in considerazione lo scorso 25 giugno, con sole due navi all’ormeggio (sempre Msc Seaview e Aidanova) troviamo, sorprendentemente tassi inferiori, vale a dire un valore massimo di 187 microgrammi/mc […]