E’ stato presentato a Cagnano Varano il protocollo di monitoraggio dei rifiuti marini realizzato dal progetto europeo MedSeaLitter, cofinanziato dal Programma Interreg Med, al quale partecipano istituti di ricerca, associazioni ambientaliste e università italiane, spagnole, francesi e greche e che ha come capofila il Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Il progetto, partito nel 2017, ha l’obiettivo di «sviluppare protocolli e azioni condivise per combattere il problema dei rifiuti marini, un problema che caratterizza tutti i Paesi che affacciano sul Mediterraneo e che, quindi, va affrontato superando l’ottica dei confini, delle competenze e delle responsabilità dei singoli stati».
Antonio Nicoletti, responsabile aree protette e biodiversità di Legambiente, ha ricordato che «la plastica in mare, il cosiddetto marine litter, è ormai fenomeno ben noto e considerato una piaga globale al pari dei cambiamenti climatici.
La nostra Associazione è attiva da diversi anni sul fronte della lotta al marine litter.
A livello nazionale e locale abbiamo portato avanti non soltanto preziose azioni di sensibilizzazione sul problema dei rifiuti in mare e sulle spiagge ma abbiamo stretto strategiche alleanze con tutti i portatori di interesse, dai Comuni alle Aree marine protette, impegnando i nostri volontari nel monitoraggio dei rifiuti, in mare e sulla costa».
Anche a livello legislativo, l’Italia sembra aver avviato un percorso che, di fatto, ha fissato un alto standard in materia di riduzione dei rifiuti in mare.
Nel nostro Paese, infatti, dal 2012 – con l’entrata in vigore del bando degli shopper in plastica – ad oggi sono state varate numerose iniziative legislative che contribuiranno in maniera determinante alla mitigazione del marine litte.
Anche l’Europa sta andando nella stessa direzione fissata dal nostro Paese.
A fine marzo, infatti, l’Europarlamento ha votato una direttiva per la progressiva riduzione della plastica usa e getta, uno dei principali rifiuti rilevati in mare e sulle coste.
Claudio Costanzucci Paolino, sindaco di Cagnano Varano e vice presidente del Parco Nazionale del Gargano, ha sottolineato che «nonostante le importanti iniziative legislative a livello europeo e nazionale, un ruolo determinante nella lotta la marine litter è giocato dalle Aree marine protette e dalle comunità locali.
Accogliamo con grande interesse uno strumento come il protocollo di MedSeaLitter, in grado di metter in rete le Amp del bacino mediterraneo.
I parchi e le aree marine protette svolgeranno un ruolo determinante nella lotta ai rifiuti marini, soprattutto facendo affidamento sulla naturale azione di raccordo che svolgono con le comunità locali e le attività produttive».
Dopo l’appuntamento di Cagnano Varano i workshop dedicati al nuovo protocollo di MedSeaLitter proseguiranno in altre località, presso l’AMP di Punta Campanella il 3 maggio), a Villasimius, presso l’Amp di Capo Carbonara, il 10 maggio e a Palermo il 17 maggio.
Chiuderà il percorso di coinvolgimento degli stakeholder un evento in occasione del primo Forum della Blue Economy del Mare organizzati dal Progetto MedSeaLitter l’11 e 12 giugno a Roma.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 15 aprile 2019 sul sito online “greenreport.it”)