Il Comune di Nettuno si accanisce a sanzionare come abusivi impianti pubblicitari da lui stesso autorizzati, ordinandone anche la rimozione, e non punisce le illegalità diffuse che deturpano il decoro della città

 

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Dossier

IMPIANTI PUBBLICITARI ISTALLATI A NETTUNO 

RASSEGNA STAMPA

 

3 aprile 2019

 

L’Associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS), che non si è mai sentita per battaglie ambientali sui Comuni di Anzio e Nettuno che pure di spunti ne offrono, ha spostato la ‘causa’ degli impianti pubblicitari abusivi a Nettuno, prendendo una incredibile posizione a favore di chi è stato sanzionato più volte dall’Amministrazione senza mai versare il dovuto alle casse comunali.

L’associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS) – si legge in una nota stampa – ha svolto una indagine sul settore della cartellonistica pubblicitaria di Nettuno che ha messo in luce un quadro preoccupante di illegalità diffuse che ha chiesto al Commissario Straordinario Bruno Strati di eliminare: il documentato dossier che ne è scaturito ha evidenziato il comportamento quanto meno incoerente fin qui tenuto dal Corpo di Polizia Locale e dalla Direzione dell’Area Economico finanziaria”.

Un’accusa pesante quella mossa dalla Vas e l’Amministrazione comunale e il Corpo di Polizia locale, che da anni combattono contro i comportamenti scorretti nel settore della cartellonista e che potrebbe finire in Tribunale.

(La nostra Redazione ha assistito al tentativo di posizionare abusivamente su un marciapiede comunale, in curva vicino ad edifici di culto, danneggiato dalla Ditta che stava posizionando il cartello.

Ditta fermata e verbalizzata dalla Polizia locale, con un ingiunzione al ripristino del marciapiede pubblico).

“L’aspetto più sconcertante della situazione che si è venuta a determinare a Nettuno – ha dichiarato Rodolfo Bosi, responsabile del Circolo Territoriale di Roma – è l’impressione che il Comune se la prenda con chi vuole essere sempre in regola e, malgrado le ripetute segnalazioni di VAS, non punisce invece chi non rispetta affatto le regole”. 

Di più, la Vasoli si spinge a parlare di “persecuzione nei confronti della RT2 in liquidazione”. 

Il dossier di 55 pagine è stato allegato ad una nota di accompagno con cui VAS ha chiesto al Commissario Straordinario Bruno Strati di ripristinare la legalità in tutti i suddetti casi. 

Ma insieme al Dossier della Vasoli il Commissario potrà leggere anche il Dossier della Polizia locale, alto 15 cm, sulle infrazioni commesse da diverse Ditte, tutte sanzionate.

Mentre sulle contestazioni mosse dalla Vasoli, che si azzarda persino ad indicare al Comune gli impianti da rimuovere, sarebbe stato importante che l’Associazione includesse nel proprio dossier le cause in corso e il fatto che diversi impianti non sono stati rimossi perché in attesa dell’esito di controversie legali.

In ogni caso il Commissario ha acquisto il documento della Vas e ha replicato conciso. 

Leggerò con attenzione congiuntamente agli uffici interessati il Dossier della Vas.

Trovo però singolare questa presa di posizione in favore della Rt2 che si ripete”.

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N.B. – Come esempio degli impianti pubblicitari abusivi a Nettuno è stata messa in copertina la foto di un cartellone di mt. 6 x 3 proprio della RT, che risale al 2014: si tratta di un impianto istallato in via Ugo La Malfa provvisto della autorizzazione n. 417/UTC del 7 maggio 1991 che è stata rilasciata (anche per altri 3 impianti di analoghe dimensioni istallati sulla stessa via) al sig. Rodolfo  Tirocchi della ditta “RT Affissi Stradali” e che è stata regolarmente rinnovata, a detta della rappresentante legale della “RT in liquidazione” che ne è l’attuale proprietaria.

Per la cronaca l’impianto è stato convertito in un cartellone di mt. 4 x 3.

Nell’articolo si accusa VAS di aver preso “una incredibile posizione a favore di chi è stato sanzionato più volte dall’Amministrazione senza mai versare il dovuto alle casse comunali”: a parte l’informazione che lascia aperto l’ìnterrogativo  su quale sia la fonte di una tale notizia, lasciando supporre che sia stata presa dallo stesso Ufficio Tributi, VAS è una associazione che dal 1994 è stata riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente come portatrice di interessi diffusi e che ai sensi dell’art. 9 della legge n. 241/1990 ha il pieno diritto di intervenire in tutti quei procedimenti in cui ritiene che non sia stata rispettata la legalità,  sollecitandone il rispetto da tutte le parti in causa, con in testa le ditte pubblicitarie.

La “causa’ degli impianti pubblicitari abusivi a Nettuno è stata “sposata” da VAS fin dall’ottobre del 2014, quando ha dovuto segnalare l’istallazione abusiva di 5 impianti pubblicitari istallati all’interno della riserva naturale provinciale di Villa Borghese di Nettuno.

Per la precisione VAS non si è azzardata “persino ad indicare al Comune gli impianti da rimuovere”, dal momento che nella nota di accompagno del dossier ha chiesto al Commissario Straordinario di valutare “l’opportunità, se non l’obbligo, di provvedere nel modo di seguito elencato”, dove per ogni tipologia di impianto è stato usato sempre il potenziale.

 

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

 

(da Controcorrente Name del 6 aprile 2019)

  

  

 

 

 

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