Faito, una montagna da proteggere.
Nasce con questa idea il progetto di educazione ambientale, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, pensato dall’associazione Verdi ambiente e società (Vas).
“Negli ultimi anni il Faito è stato oggetto di aggressioni devastanti, dovute, in parte all’incuria degli uomini – commentano i volontari del Vas – e in parte all’azione di incendi che ne hanno messo in serio pericolo tutto l’ecosistema.
Si sono poi aggiunti, disboscamenti immotivati e incontrollati, e un randagismo di cani e cavalli allo stato brado”.
Partendo da questo concetto il progetto che entra nelle scuole, intende inculcare la necessità di un’etica pubblica e ambientale condivisa che siano fondamenti vivere quotidiano.
“Ovviamente la scuola deve porsi come prima agenzia deputata al cambiamento, – scrivono i Vas – al riconoscimento dell’importanza di offrire nuove e più ampie occasioni di crescita culturale e sociale.
Il Monte Faito è il punto da cui far cominciare questa ‘altra’ esperienza educativa e formativa, attivando percorsi di conoscenza attraverso lo studio della flora e della fauna o della sua formazione geologica incrementando cosi lo studio delle scienze, ma anche potenziare il momento ludico recuperando spazi di benessere psico-fisico che la montagna offre a tutti quelli che la rispettano, attraverso passeggiate guidate, o semplicemente momenti di vita vissuta in uno spazio naturalmente sano”.
Non solo studio ma anche azione promuovendo e comportamenti corretti da adottare tra i boschi.
Il sogno per chi ama e vive il Faito è riportare in montagna una popolazione attiva e rispettosa dell’ambiente tutto l’anno, non solo d’estate.
La presenza di studenti, associazioni e il ritorno dei boyscout potrebbe rappresentare il vero rilancio e la migliore risposta contro l’arroganza di chi ha fatto della montagna sul mare, tra Castellammare e Vico Equense, la propria terra di conquista.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 20 marzo 2019 sul sito online del quotidiano “Il Mattino”)