«Il cambiamento climatico sta riscaldando l’oceano, ma sta riscaldando la terra più velocemente e questa è una brutta notizia per la qualità dell’aria in tutto il mondo», a dirlo è lo studio “Enhanced land–sea warming contrast elevates aerosol pollution in a warmer world” pubblicato su Nature Climate Change da Robert Allen e Taufiq Hassan, dell’università della California – Riverside, Cynthia Randles, ricercatrice di Exxon Mobil, e Hui Su del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, che dimostra che la differenza tra riscaldamento delle masse continentali e quello degli oceani, chiamato land-sea warming contrast, «determina una maggiore concentrazione di aerosol nell’atmosfera che causa inquinamento atmosferico». All’università della California – Riverside ricordano che «gli aerosol sono minuscole particelle solide o goccioline liquide sospese nell’atmosfera. Possono provenire da fonti naturali, come polvere o incendi, o da fonti di origine umana come le emissioni di veicoli e industriali. Gli aerosol influenzano il sistema climatico, compresi i disturbi del ciclo dell’acqua, e la salute umana. Inoltre, causano lo smog e altri tipi di inquinamento atmosferico che possono portare a problemi di salute per persone, animali e piante». Allen, il principale autore dello studio che insegna scienze della terra all’UC-Riverside, sottolinea che «una forte risposta a un aumento dei gas serra è che la terra si sta riscaldando più velocemente dell’oceano. Questo aumento del riscaldamento terrestre è anche associato ad una maggiore aridità continentale. L’aumento di aridità porta a una minore copertura nuvolosa e a meno minore pioggia, che è il modo principale in cui gli aerosol vengono rimossi dall’atmosfera». Per capire cosa sta succedendo e cosa succederà, i ricercatori hanno eseguito simulazioni dei cambiamenti climatici d secondo due scenari. Il primo con un modello di riscaldamento business-as-usual che procederà a un ritmo costante e ascendente. Il secondo è uno scenario nel quale la Terra si riscalderebbe meno del […]