L’India in rapida crescita è soffocata dall’inquinamento atmosferico, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) 14 delle 15 città più inquinate del mondo sono indiane e il “Lancet Planetary Health” dice che questa situazione provoca nel Paese ben 1,24 milioni di morti all’anno. Il governo di destra indù indiano corre ai ripari e il ministro dell’ambiente, foreste e cambiamenti climatici, Harsh Vardhan, ha presentato l’atteso e National Clean Air Plan (Ncap), una strategia nazionale che secondo Vardhan si basa su «un approccio collaborativo e partecipativo che coinvolge i ministeri centrali, i governi statali, gli enti locali e gli stakeholders che si concentra su tutte le fonti di inquinamento». Il Ncap indiano tiene conto delle esperienze internazionali e degli studi nazionali disponibili, e fissa, entro il 2024, un obiettivo nazionale di riduzione del 20 – 30% della concentrazione di PM2,5 e PM10 rispetto al 2017. Vardhan spiega ancora: «L’obiettivo generale dell’Ncap è rappresentato da azioni globali di mitigazione per la prevenzione, il controllo e la riduzione dell’inquinamento atmosferico oltre ad aumentare la rete di monitoraggio della qualità dell’aria in tutto il Paese e rafforzare le attività di sensibilizzazione e sviluppo delle capacità». Sunil Dahiya, di Greenpeace India, ha commentato: «E’ bello vedere che, dopo una lunga attesa, la versione finale dell’Ncap punta a ridurre i livelli di inquinamento atmosferico in tutto il Paese. La pallottola d’argento del piano è la potenziale riduzione del 20 – 30% entro il 2024. Speravamo però che fosse molto più efficace nel fornire obiettivi settoriali, obiettivi specifici per le città e nel fornire un forte sostegno legale per agire contro la non implementazione. Speriamo che il ministro dell’ambiente, foreste e cambiamenti climatici mostri una maggiore serietà nell’attuazione del piano e nel rafforzalo da qui in poi». Secondo Shri Amitabh Kant, amministratore delegato della National institution for transforming India (Niti Aayog), […]