Nella storia recente del Ministero dei Beni Culturali è difficile ricordare momenti che superino quello attuale quanto a reale distanza tra misure annunciate e risultati concreti. Fin dal momento in cui s’è insediato, il ministro Alberto Bonisoli ci ha abituati a sfavillanti dichiarazioni d’intenti cui tuttavia non hanno fatto seguito adeguate azioni in grado di tradurre le parole in fatti. Non solo: mai, nella storia recente del Ministero dei Beni Culturali, s’è assistito a cambi di posizione tanto repentini su provvedimenti dapprima annunciati o proposti, e poi immediatamente ritirati. Adesso, a seguito dell’approvazione della manovra al Senato, dopo le susseguenti dichiarazioni del ministro in merito, e trascorsi sei mesi dal suo insediamento, possediamo finalmente qualche elemento di base per cercare di trarre alcune valutazioni preliminari. Per cominciare, è piuttosto sintomatico il fatto che il ministro, nel fornire un primo bilancio di “quello che abbiamo fatto nei primi sei mesi di lavoro”, parta da due misure che, in realtà, sono ancora lontane dall’essere legge, ma che Bonisoli in qualche modo considera forse già in essere: l’introduzione del biglietto a due euro per i giovani tra i diciotto e i venticinque anni, e l’aumento delle giornate gratuite nei musei. Misure che, peraltro, riguardano temi ben lontani da quelli che il Movimento 5 Stelle, il partito del ministro Bonisoli, aveva affrontato nelle prime pagine del suo programma elettorale (e che quindi forse sono da considerare per loro prioritari): l’aumento della spesa in cultura, il mecenatismo e il crowdfunding, l’organizzazione del MiBAC. Tutti argomenti dei quali finora non s’è neppure parlato. Tornando però alle domeniche gratis e alle riduzioni per i giovani, si potrebbe partire rammentando le considerazioni che, su queste pagine, avevamo già avanzato circa tali provvedimenti: possiamo ritenerli miseri palliativi, semplice fumo negli occhi gettato in faccia a chi ritiene che l’ingresso scontato per i giovani in età da università, o il confino in una gabbia gratuita una volta al […]