I media italiani erano evidentemente troppo impegnati a decifrare la Finanziaria italiana sovranista riscritta a Bruxelles e a dar conto dei nuovi proclami anti-immigrati del fan del Presepe Matteo Salvini e forse per questo il nuovo terribile rapporto “Desperate and Dangerous: Report on the human rights situation of migrants and refugees in Libya” dell’United Nations political mission in Libya (Unsmil) e dell’United Natons human rights office (Ohchr) è passato praticamente inosservato. Eppure, quel rapporto parla proprio di come i migranti – che poi sarebbero anche i protagonisti del presepe tanto caro al tradizionalista Salvini – vengono (mal)trattati in Libia, grazie anche all’indecente accordo fatto dal governo precedente, e più che volenterosamente confermato da quello attuale, con le bande di aguzzini e trafficanti di carne umana fatte passare per governanti. Il rapporto Unsmil-Ohchr denuncia che «i migranti e i rifugiati sono sottoposti a degli orrori inimmaginabili dal loro arrivo in Libia, lungo tutta la loro permanenza nel Paese e – se riescono a ottenere questo risultato – durante i loro tentativi di attraversare il Mediterraneo». Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ieri era in Libia per parlare con entrambi i governi: a Tripoli ha incontrato il Presidente del Consiglio Presidenziale, Fayez Al Serraj (e il presidente dell’Alto Consiglio di Stato, Khaled Al Meshri, il governo che riconosciamo, che praticamente abbiamo insediato noi e che è allegato con un bel gruppo di tagliagole) e, dopo aver fatto visita alla base navale di Abu Sitta per salutare i militari italiani in missione a Tripoli, è volato a Bengasi per incontrare il Comandante Generale dell’Esercito Nazionale Libico, Khalifa Haftar e, a Tobruq, il Presidente della Camera dei Rappresentanti, Aghila Issa Saleh (cioè il governo che non riconosciamo ma col quale facciamo comunque affari). Naturalmente ha ribadito l’accordo col governo libico (quello di tripoli) per gestire i migranti, anche […]