On. Susanna Cenni
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Care Amiche e Cari Amici,
pochi giorni fa abbiamo inviato notizia di un importante convegno organizzato dall’Accademia dei georgofili sul tema dell’applicazione delle biotecnologie in agricoltura.
Tra gli interventi era previsto quello dell’on. Susanna Cenni che, non potendo prender parte all’iniziativa, ne ha lasciato copia agli atti per riguardo alla storica Istituzione, mentre alcuni componenti di essa hanno ritenuto di sottoscrivere la lettera che, pure, si allega al di fuori di qualsiasi apprezzabile dialettica.
Val la pena, infatti, leggere un vero e proprio “manifesto” ideologico di un pensiero economico antimoderno, che si limita a considerare nicchia le forme manifeste di un’agricoltura diffusa sul territorio, sostenibile e fortemente identitaria che rappresenta, oggi, la locomotiva del nostro Made in Italy.
L’invettiva di utilizzare “corni di vacca” per tutti quelli che, come noi, sono legati a scelte produttive sostenibili e lontane da manipolazioni genetiche risulta, dunque, giustamente levata, da parte di scienziati, che, invece di utilizzare il metodo della ricerca per approfondire eventuali percorsi alternativi, traduce il disappunto con la violenza inusitata di sterili parole.
Cordiali saluti,
Stefano Masini
Task Force per un’Italia libera da OGM
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