Una coalizione di associazioni (Amici della Terra Italia, Animal Equality, Animal Law, Ciwf Italia, Enpa, Lac, Lav, Leidaa, Legambiente, Lndc, Terra Nuova e Terra!) denunciano che «nell’Unione europea sono almeno 300 milioni gli animali allevati in gabbia ogni anno. Nel nostro Paese circa 50 milioni di animali – conigli, galline, scrofe, vitelli e quaglie – sono costretti a vivere in spazi estremamente ristretti: un foglio A4 per galline e conigli, l’area di uno smartphone per le quaglie, e sbarre così strette da non potere girare su se stesse e prendersi cura dei propri piccoli per le scrofe. Questi animali trascorrono gran parte o tutta la loro vita senza poter esprimere i comportamenti che sono per loro naturali: le galline non possono stendere le ali, i conigli non possono stare sulle zampe posteriori o stendersi lateralmente, le quaglie non possono volare, le scrofe grufolare e preparare il nido per i loro piccoli». Secondo il movimento europeo dei cittadini che lavora per migliorare le condizioni di vita degli animali, «l’uso delle gabbie negli allevamenti è una barbarie istituzionalizzata e del tutto anacronistica» e per questo ha costituito End the Cage Age, la più grande coalizione mai riunitasi per un’iniziativa europea dei cittadini, che comprende più di 130 associazioni, di cui 19 in Italia, e ha già raccolto oltre 100.000 firme in tutta l’Ue. In Italia l’iniziativa è stata ufficialmente lanciata oggi a Roma alla Camera dei deputati con una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del ministro della salute Giulia Grillo. Sono intervenuti anche l’eurodeputata Eleonora Evi (M5S), la deputata Ilaria Fontana (M5S) e la Senatrice Loredana De Petris (LeU) presidente del Gruppo Misto. La Grillo ha visitato la mostra e, dopo aver firmato la petizione europea, ha detto che «questo è un tema importante e di salute pubblica in […]