Germania, un terzo dei prodotti chimici sul mercato Ue ‘potenzialmente pericoloso’

 

OLTRE un terzo dei prodotti chimici presenti sul mercato Ue dal 2010 sono “potenzialmente pericolosi” per la salute umana e “violano la legislazione Ue“.

E’ l’allarme lanciato dal gruppo dei Verdi nel Parlamento Europeo, basato sull’inchiesta condotta dall’Uba, l’agenzia federale tedesca per l’ambiente, e dal Bfr, istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi.

LO STUDIO

Tre anni di studi hanno fatto emergere che solo nel 31% i dati forniti dall’industria sono conformi, mentre il resto ha bisogno di ulteriori indagini.

Le aziende – accusa l’Uba – stanno infrangendo le normative europee non comunicando all’Agenzia europea delle sostanze chimiche se tali sostanze sono cancerogene, neurotossiche e mutagene“.

In Europa l’immissione sul mercato di agenti chimici segue le disposizioni del regolamento in materia di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (Reach).

L’ALLARME DEI VERDI EUROPEI

Secondo i Verdi, “per anni le imprese chimiche hanno potuto commercializzare centinaia di prodotti senza aver previamente fornito alle autorità competenti i dati regolamentari sulla loro tossicità, sulle loro conseguenze per la fertilità o lo sviluppo neurologico“.

LA NORMATIVA

Il Reach, entrato in vigore nel 2007, obbliga le industrie che fanno domanda per la commercializzazione delle sostanze a fornire dati sulla loro sicurezza.

Secondo il principio ‘No data, no market’, i produttori e gli importatori sono tenuti a raccogliere informazioni sulle proprietà delle sostanze chimiche e a registrare le informazioni in una banca dati centrale presso l’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) a Helsinki.

L’Agenzia gestisce i database necessari per il funzionamento del sistema, coordina la valutazione approfondita delle sostanze chimiche sospette e sta creando un database pubblico in cui consumatori e professionisti possono trovare informazioni sui rischi delle varie sostanze.

LA REPLICA DELLA COMMISSIONE UE

La Commissione europea sta collaborando con l’Agenzia per le sostanze chimiche e gli Stati membri per migliorare la conformità dei fascicoli di registrazione presentati dalle società private“, ha dichiarato un portavoce della Commissione europea dopo la pubblicazione dello studio sottoposto dall’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi.

In marzo la Commissione ha già proposto misure per migliorare la qualità dei fascicoli di registrazione – continua il portavoce – presentati dalle società e a semplificare la procedura generale di autorizzazione“.

La nuova procedura dovrebbe essere pronta nei primi mesi del 2019.

 

(Articolo pubblicato con  questo titolo il 12 ottobre 2018 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

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