MAYA Bay, la baia thailandese sull’isola di Koh Phi Phi Ley resa famosa dal film ‘The Beach’ con Leonardo DiCaprio, verrà chiuso a tempo indeterminato per permettere la ripresa dell’ecosistema, devastato da orde di turisti.
Inizialmente le autorità avevano deciso di impedirne l’accesso per soli 4 mesi, da giugno, a causa dall’erosione della spiaggia e dall’inquinamento provocati da migliaia di arrivi giornalieri di turisti.
Un primo bilancio positivo, ad agosto, aveva fatto ben sperare sui risultati del provvedimento che aveva messo – seppure temporaneamente – a riparo la natura.
Ma si sono resi conto che la situazione era peggiore di quanto previsto e il divieto temporaneo non era sufficiente.
Da qui, la decisione di chiuderla a tempo indeterminato, annunciata sulla Gazzetta ufficiale dal dipartimento per i Parchi nazionali.
“Abbiamo fatto valutazioni ogni mese e abbiamo scoperto che l’ecosistema era seriamente distrutto dai turisti, con fino a 5mila arrivi al giorno“, ha spiegato il direttore Songtam Suksawang.
“E’ molto difficile rimediare e riabilitarla perchè la sua spiaggia è stata completamente distrutta così come le piante che la coprivano“.
Il divieto resterà in vigore fino a una “completa ripresa” e il ritorno a “una situazione normale”.
Si tratta di un problema che affligge diversi paradisi nell’Asia sud-orientale: ad aprile il presidente filippino, Rodrigo Duterte, aveva annunciato una chiusura di sei mesi per la popolare spiaggia di Boracay, mentre l’anno scorso l’Indonesia aveva dichiarato “un’emergenza immondizia” a Bali.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 3 ottobre 2018 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)