Lo sporco piano fossile di Trump per rottamare il Clean Power Plan di Obama

 

Il nuovo amministratore dell’Environmental Protection Agency (Epa) Andrew Wheeler, un ex lobbysta dell’industria del carbone, ha presentato l’Affordable Clean Energy, un piano destinato a sostituire, ma sarebbe meglio dire demolire, il Clean Power Plan approvato dall’Amministrazione di Barack Obama nel 2015.

Secondo Sierra Club, la più grande e diffusa associazione ambientalista Usa, si tratta «di una politica sull’inquinamento da carbonio illecitamente debole che svuoterebbe gli standard salvavita del Clean Power Plan e non farebbe quasi nulla per combattere la crisi climatica».

Sierra Club ricorda che, prima di tutto, il Clean Power Plan di Obama puntava a ridurre l’inquinamento di carbonio dalle centrali elettriche esistenti del 32%, «impedendo 90.000 attacchi di asma all’anno ed evitando 3.200 morti premature all’anno entro il 2030».  

La stessa Epa che oggi rottama il Clean Power Plan  stimava che avrebbe apportato benefici per la salute pubblica e il clima valutabili fino a 45 miliardi di dollari all’anno, «contribuendo nel contempo alla rapida espansione delle industrie energetiche pulite a prezzi accessibili come l’energia solare, eolica».

Janet Redman, direttrice della campagna di Greenpeace Usa per il clima e l’energia, ha detto che «la mossa dispotica di Trump per annullare uno dei risultati firmati dal presidente Obama è spudoratamente politica. 

Si tratta di un tentativo abbastanza evidente di ottenere voti con una politica arretrata che potrebbe costare caro alle vita degli americani. 

Il Clean Power Plan mette gli Stati Uniti sulla strada per un’aria più pulita,  posti di lavoro più sicuri e di un clima vivibile. La fvolontà di Trump è chiara: è disposto a inquinare la nostra aria e minare la salute delle famiglie per interpretare la parte dell’eroe di alcuni executives dell’industria carboniera. I tentativi dell’Amministrazione di rianimare l’industria carboniera porteranno a catastrofi climatiche ancora più distruttive, malattie e decessi dovuti all’inquinamento atmosferico e con i lavoratori statunitensi esclusi dal futuro delle energie rinnovabili».

La pensa così anche la presidente del Natural Resources Defense Council Rhea Suh: «Il mondo è in fiamme e l’amministrazione Trump vuole peggiorare le cose. 

Questo Dirty Power Plan è pieno di trucchi e regali. 

Significherebbe più inquinamento atmosferico da parte delle centrali elettriche. 

Questa è una ricetta per il disastro climatico e combatteremo questo pericoloso ritorno indietro con tutti gli strumenti disponibili.

Invece, ciò di cui l’America ha bisogno è un piano ancora più forte per l’energia pulita, che acceleri ulteriormente il passaggio della nazione all’energia pulita: ecco come proteggere veramente la salute pubblica, i nostri figli e le generazioni future».

Secondo Carter Roberts, presidentedel Wwf, «il regolamento proposto debiliterà gli sforzi realizzati dal governo federale per limitare le emissioni dannose che provengono s dagli impianti  dell’energia più sporca.

Ma non impedirà alle città, agli Stati e alle imprese americane di proseguire la loro strada  avendo come guida la scienza e non la politica.

Quasi 500 aziende si sono impegnate a fissare obiettivi climatici basati sulla scienza: i leader di Stati, città e aziende che rappresentano oltre la metà dei nostri cittadini e un terzo della nostra economia sono fermamente impegnati negli obiettivi dell’accordo di Parigi. non aspetteremo  che lo faccia Washington».

Per Sierra Club e le altre associazioni ambientaliste,  Wheeler  prosegue «l’agenda del disonorato ex amministratore dell’Epa Scott Pruitt. 

La proposta di Wheeler-Pruitt impallidisce in confronto alla politica ambiziosa dell’amministrazione precedente di lavorare con gli stati per ridurre drasticamente l’inquinamento da carbonio, promuovere la giustizia economica e ambientale, proteggere la salute pubblica e rimuovere le barriere all’economia energetica pulita americana.  

Al contrario, l’attuale sporco piano energetico di Wheeler-Pruitt ignora l’obbligo legale dell’Epa ai sensi del Clean Air Act di affrontare il pericoloso inquinamento da carbonio causato dalle centrali elettriche, limitandosi a impedire agli Stati Uniti per agire. 

La rottamazione richiede agli Stati di impostare le proprie politiche e fa ben poco per proibire ai potenti gruppi dei combustibili fossili di contribuire a stabilire deboli standard dell’inquinamento, che difficilmente sopravvivranno alle denunce in tribunale e fanno ben poco per combattere la crisi climatica».

Il direttore esecutivo di Sierra Club, Michael Brune, conclude: «Il Wheeler-Pruitt Dirty Power Plan è uno degli attacchi più eclatanti dell’amministrazione Trump all’aria pulita per l’aria, la salute pubblica e al  nostro fragile clima. 

Il ripensamento proposto delle salvaguardie salva-vita è un regolamento anemica che sottomette l’Epa agli executives delll’industria carbonifera che di solito versab vano lo stipendio a  i Wheeler e volevano inquinare impunemente. 

Questo è il motivo per cui Sierra Club e le comunità di tutto il Paese si sono impegnate a combattere questa rottamazione e continuare il nostro lavoro per chiudere le centrali a carbone, sostenendo l’energia pulita e proteggendo la salute delle nostre famiglie. 

L’America continuerà ad allontanarsi da combustibili fossili sporchi e inquinanti e ad affrontare la crisi climatica, con o senza l’amministrazione Trump».

(Articolo pubblicato con questo titolo il 22 agosto 2018 sul sito online “greenreport.it”)

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