Il 2017 terzo anno più caldo. CO2 nell’atmosfera a 405 ppm, come 800.000 anni fa

 

La conferma ufficiale arriva dal rapporto annuale “State of the Climate in 2017”, il supplemento speciale del Bulletin of the American Meteorological Society: «Il 2017 è stato il terzo anno più caldo mai registrato al mondo, dopo il 2016 (primo) e il 2015».

Secondo il 28° rapporto annuale sullo stato del clima, «Il pianeta ha anche registrato concentrazioni record di gas serra e aumenti del livello del mare».

Il rapporto “State of Climate”,  che si basa sui contributi di oltre 500 scienziati in 65 Paesi guidati dal National Centers for Environmental Information dalla National oceanic and atmospheric administration Usa (Noaa), fornisce approfondimenti sugli indicatori climatici globali, eventi meteorologici estremi e altri preziosi dati ambientali.

Ecco quali sono secondo la Noaa i risultati più importanti di “State of the Climate in 2017”:

I livelli di gas serra sono stati i più alti mai registrati. 

Le principali concentrazioni di gas serra nell’atmosfera – tra cui anidride carbonica (CO2), metano e protossido di azoto – hanno raggiunto nuovi massimi storici. 

La concentrazione media globale di CO2 del 2017 è stata di 405 parti per milione, la più alta misurato nei 38 anni di registrazione globale sul clima e nei dati recuperati dai  campioni delle carote di ghiaccio risalenti a 800.000 anni fa.

L’innalzamento del livello del mare ha toccato un nuovo massimo: circa 7,7 cm in più rispetto alla media del 1993. Il livello del mare globale sta aumentando ad un tasso medio di 3,1 cm per decennio.

Il caldo nell’oceano superiore ha raggiunto un livello record, riflettendo il continuo accumulo di energia termica nei primi 700 metri degli oceani del mondo.

La temperatura globale della superficie terrestre e oceanica ha raggiunto un livello quasi record. 

A seconda del dataset, le temperature medie globali della superficie erano di grado 0,38 -0,48 di gradi centigradi in più rispetto alla media del periodo 1981-2010. 

Questo indica il 2017 come l’anno con la seconda o la terza temperatura globale annuale più calda da quando sono iniziate le registrazioni a metà – fine del 1800.

Le temperature della superficie del mare hanno raggiunto un livello quasi record. 

Sebbene la temperatura superficiale media globale del mare nel 2017 fosse leggermente inferiore al valore del 2016, la tendenza a lungo termine è rimasta al rialzo.

La siccità è calata e poi è ri-aumentata, L’area globale colpita da siccità è calata bruscamente all’inizio del 2017, per poi risalire a valori superiori alla media nel corso dell’anno.

La copertura massima di ghiaccio marino artico è scesa al minimo storico. 

La portata massima (copertura) del ghiaccio marino artico nel 2017 è stata la più bassa degli ultimi 38 anni, da quando vengono raccolti questi dati. 

Il minimo di ghiaccio marino del settembre 2017 è stato l’ottavo più basso mai registrato, il 25% o più basso della media a lungo termine.

Anche l’Antartide ha anche visto una copertura minima di ghiaccio marino record, che è rimasta ben al di sotto della media del 1981-2010. Il 1° marzo 2017, l’estensione del ghiaccio marino è scesa a 2,1 milioni di chilometri quadrati, il valore giornaliero osservato più basso del continuous satellite record iniziato nel 1978.

Continua lo sbiancamento pluriennale senza precedenti della barriera corallina: un evento globale di sbiancatura dei coralli si è esteso da giugno 2014 a maggio 2017, con un conseguente impatto senza precedenti sulle barriere coralline. 

In alcune aree della barriera corallina è morto più del 95% del corallo.

Il numero totale di cicloni tropicali è stato  leggermente superiore alla media complessiva. 

Nel 2017 ci sono stati 85 cicloni tropicali riconosciuti, leggermente al di sopra della media del 1981-2010 di 82 tempeste.

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 2 agosto 2018 sul sito online “greenreport.it”)

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