In occasione della Giornata mondiale contro la tratta di persone, la relatrice speciale dell’Onu sulla tratta di persone, Maria Grazia Giammarinaro, ha invitato gli Stati in tutto il mondo a «rafforzare i loro sforzi per prevenire e combattere la tratta di esseri umani, assicurando tra l’altro che le vittime e le potenziali vittime siano considerate e trattate come titolari di diritt. Molte delle persone che sono preda dei trafficanti sono migranti, compresi rifugiati e richiedenti asilo, che hanno deciso di lasciare il loro Paese per varie ragioni, come conflitti, disastri naturali, persecuzioni o estrema povertà. Hanno lasciato la loro rete di protezione sociale e sono particolarmente vulnerabili alla tratta e allo sfruttamento.» Secondo la Giammarinaro il problema è particolarmente urgente: «Nell’atmosfera tossica e anti-immigrazione di oggi, i migranti sono spesso presi di mira come una minaccia, mentre in realtà contribuiscono alla prosperità dei Paesi ospitanti in cui vivono e lavorano. L’esperto, la domanda è particolarmente urgente. In occasione della Giornata mondiale contro la tratta delle persone, il mio messaggio è che anche nei momenti difficili, l’inclusione, non l’esclusione, è la soluzione». Il Segretario generale dell’Onu, António Guterres, ha aggiunto che «il traffico di esseri umani è un crimine vile che si nutre di disuguaglianze, instabilità e conflitti. I trafficanti traggono profitto dalle speranze e dalla disperazione delle persone» Guteress ha spiegato che «donne e bambini sono particolarmente vulnerabili». Secondo l’Unicef e l’Inter-Agency Coordination Group against Trafficking (Icat), «più di un quarto delle vittime identificate nel traffico di esseri umani sono bambini. In regioni come l’Africa subsahariana, l’America centrale e i Caraibi, la percentuale sale ai due terzi di tutte le vittime della tratta». La direttrice esecutiva dell’Unicef, Henrietta Fore, ha detto che «questi bambini hanno bisogno urgente che i governi intensifichino e mettano in atto misure per tenerli al […]