Il 12 dicembre, a due anni dall’Accordo di Parigi, la Francia ospiterà il Sommet climat e un folto gruppo di economisti, leader politici, artisti, filosofi e sindacalisti hanno firmato un appello indirizzato ai leader europei che si ritroveranno a quel summit per denunciare il caos climatico e finanziario verso il quale si dirige l’umanità. Tra i primi 150 firmatari dell’appello ci sono Romano Prodi, ex presidente del Consiglio italiano e della Commissione europea, Jeffrey Sachs e Tim Jackson, della commissione Stern-Stiglitz, Alain Grandjean, Pascal Lamy, l’ex-premier francese Jean-Marc Ayrault, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, Dany Cohn-Bendit e il Principe Alberto di Monaco. L’appello è stato scrittto dal climatologo Jean Jouzel e dall’economista Pierre Larrouturou e chiede ai responsabili politici europei di riorientare la politica monetaria per finanziare la transizione energetica con 1.000 miliardi di euro. Ecco il testo del documento pubblicato anche su Le Monde ed altri giornali europei: Appello per un Patto Finanza – Clima Non possiamo restare in silenzio. Non possiamo restare senza agire. Oggi la coscienza si ribella contro la sorte promessa all’umanità. Noi, Cittadini d’Europa e Cittadini del mondo, accomunati da uno stesso destino, non accettiamo che l’umanità si diriga, senza reagire, verso il caos climatico. Il 31 Ottobre 2017, l’ONU ci allertò solennemente [Emissions Gap Report 2017. 31 Ottobre 2017, www.unenvironment.org] sul gap «catastrofico» esistente tra gli impegni degli Stati e le riduzioni delle emissioni di gas serra che bisognerebbe colmare per mantenere il riscaldamento al di sotto dei 2° C. «Gli attuali impegni degli Stati coèprono appena un terzo delle riduzioni necessarie – sottolineava Erik Solheim, direttore dell’United Nation environment programme – Governi, settore privato, società civile devono colmare questo gap catastrofico. Un anno dopo l’entrata in vigore dell’accordo di Parigi, siamo ben lungi dal fare quel che si dovrebbe fare per evitare a centinaia […]