Prot. n. 31/2017 Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma
Francesco Prosperetti
Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Claudio Parisi Presicce
Alla Sindaca del Comune di Roma
Virginia Raggi
All’Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro
Adriano Meloni
all’Assessore alla Città in Movimento
Linda Meleo
Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale
Comandante Diego Porta
Presidente del Municipio I Roma Centro
Sabrina Alfonsi
Assessore alle Politiche del Commercio del Municipio I Roma Centro
Tatiana Campioni
Oggetto – Introduzione di 1.200 bici a flusso libero nei Municipi I e II di Roma
Sul quotidiano online “Roma Today” del 30 novembre 2017 è stato pubblicato un articolo dal titolo «Arriva a Roma “OBike”, il bike sharing con 1200 bici “a flusso libero”», che riporta le dichiarazioni del responsabile di oBike Italia Andrea Crociani, secondo cui il servizio di free floating è già disponibile al momento solo per i Municipi I e II, ma che con la bicicletta si può comunque circolare liberamente in qualsiasi altro Municipio della città, a condizione che alla fine la bicicletta noleggiata sia rilasciata nei Municipi indicati: a tal ultimo riguardo l’esperienza fortemente negativa già vissuta in altre città, a partire da quelle in Cina, lascia più che verosimile prevedere un parcheggio selvaggio di questo numero di biciclette.
Stando alle dichiarazioni del responsabile di oBike Italia, il servizio di bici free floating sarebbe stato introdotto nei Municipi I e II senza nessun preventivo accordo o coordinamento né con i Municipi interessati né con l’Amministrazione Capitolina che in materia di servizio di Bike Sharing non sembra avere quanto meno una programmazione coordinata, nemmeno con il Tavolo del Decoro per Roma.
Biciclette oBike parcheggiate nel II Municipio di Roma
Ora, senza aspettare l’avviso pubblico dell’Amministrazione Capitolina, così come fatto dai Comuni di Firenze e di Milano, la oBike Italia si permette di introdurre la bellezza di 1.200 biciclette nei Municipi I e II, senza la benché minima considerazione che il Centro Storico di Roma è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità e dovrebbe essere disciplinato anche sotto tale aspetto commerciale in sede di Tavolo per il decoro di Roma.
A tale riguardo si fa presente ai componenti in indirizzo del Tavolo per il decoro di Roma ed in particolare alla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma che ai fini della tutela del Centro Storico di Roma è applicabile anche la norma dettata dal comma 1-ter dell’art. 52 del D.Lgs. n. 42/2004, con cui è stato emanato il “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, perché riguarda specificatamente l’esercizio del commercio in aree di valore culturale e testualmente dispone: «Al fine di assicurare il decoro dei complessi monumentali e degli altri immobili del demanio culturale interessati da flussi turistici particolarmente rilevanti, nonché delle aree a essi contermini, d’intesa con la regione e i Comuni, adottano apposite determinazioni volte a vietare gli usi da ritenere non compatibili con le specifiche esigenze di tutela e di valorizzazione».
Anche per tutelare non solo il Centro Storico, ma anche la Città Storica di Roma, le associazioni VAS e Basta Cartelloni con Nota prot. n. 14 del 27 settembre 2017 (che si rimette in allegato per opportuna conoscenza) hanno ufficializzato la proposta di una “Integrazione del servizio di Bike Sharing previsto nella riforma dei cartelloni pubblicitari di Roma con il servizio di Bike Sharing a flusso libero” con lo scopo dichiarato di evitare il parcheggio selvaggio delle bici in ogni parte della capitale.
Con la suddetta proposta le suddette associazioni hanno partecipato anche al Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (P.U.M.S.).
Si chiede pertanto alle SS.LL. in indirizzo di valutare in sede di Tavolo per il decoro di Roma l’opportunità di disciplinare il servizio di Bike Sharing in tutta la Città Storica di Roma, esprimendo un parere sulla validità del sistema ibrido integrato di Bike Sharing (con la predisposizione di appositi spazi di parcheggio distribuiti capillarmente) proposto da queste associazioni per stabilire le regole più appropriate, utili a disincentivare soprattutto il parcheggio selvaggio delle bici specie a ridosso dei beni culturali della Capitale.
Si rimane pertanto in attesa di un riscontro scritto, anche per via telematica, che si richiede ai sensi degli articoli 2, 3, 9 e 10 della legge n. 241/1990.
Distinti saluti.
Per l’associazione VAS
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
Responsabile del Circolo Territoriale di Roma
Per l’associazione Bastacartelloni
Dott. Franco Quaranta
Presidente
Roma, 4 dicembre 2017