Prot. n. 25/2017 Presidente Giunta Regionale del Lazio
Nicola Zingaretti
Assessore Rapporti con il Consiglio, Ambiente e Rifiuti
Mauro Buschini
Presidente del Consiglio Regionale
Daniele Leodori
Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali
Vito Consoli
Direzione Regionale Territorio Urbanistica, Mobilità e Rifiuti
Area Autorizzazioni Paesaggistiche e Valutazione Ambientale strategica
Manetti Manuela
p.c. Presidente Ente Parco di Veio
Giacomo Sandri
Oggetto – Mancato insediamento dei Consigli Direttivi degli Enti di gestione delle aree naturali protette del Lazio ed in particolare di quello del Parco Naturale di Veio
In riferimento all’argomento di cui all’oggetto con Nota VAS prot. n. 17 del 18 ottobre 2016 questa associazione ha chiesto al Presidente della Regione Lazio ed all’Assessore all’Ambiente una corretta applicazione della legge regionale n. 29/1997, così come modificata dalla Legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016, di cui sono state richiamate le scadenze per ognuna delle procedure da espletare riguardo all’insediamento delle nuove Comunità del Parco ed al rinnovo delle loro cariche, alla nomina ed all’insediamento dei Presidenti dei 13 Enti di gestione, ai due membri del Consiglio Direttivo designati dal Consiglio Regionale ed agli altri due membri del Consiglio Direttivo designati dalla Comunità del Parco.
Malgrado l’obbligo di risposta prescritto dall’art. 2 della legge n. 241/1990, alla suddetta istanza non è stato dato alcun seguito formale né dall’Assessore Mauro Buschini né dal Presidente Nicola Zingaretti, che con distinti decreti il 14 novembre 2016 ha nominato Presidenti senza nessun procedimento di evidenza pubblica per lo più i Commissari Straordinari uscenti di 11 Enti Parco, ad eccezione dell’Ente Parco del complesso lacuale di Bracciano-Martignano e dell’Ente Parco della Riviera di Ulisse, poi nominati entrambi il 30 gennaio 2017.
Nel frattempo il 29 settembre 2016 l’Assessore all’Ambiente Mauro Buschini ha invitato le associazioni ambientaliste «a far pervenire, entro 30 giorni, i nominativi dei propri rappresentati in ciascuna delle Comunità» del Parco dei 13 Enti di gestione delle aree naturali protette regionali, con esclusione dell’Ente Roma Natura in quanto privo di Comunità del Parco.
A ben 10 mesi di distanza, il 28 luglio 2017 il Presidente Nicola Zingaretti ha provveduto a decretare i 4 membri aggiunti delle sole Comunità del Parco di Bracciano-Martignano e delle riserve naturali di Nazzano-Tevere Farfa e dei Monti Cimini–Lago di Vico.
A tutt’oggi non risultano essere stati nominati i 4 membri delle rimanenti 9 Comunità del Parco, fra cui in particolare quella di Veio.
Con nota congiunta del 26 maggio 2017 di questa associazione e di Italia Nostra è stato trasmesso al Presidente della Regione Lazio, all’Assessore all’Ambiente ed al Presidente del Consiglio Regionale un atto di invito e diffida a provvedere il più rapidamente possibile all’insediamento delle Comunità del Parco e dei Consigli Direttivi, anche per consentire in particolare la adozione del Piano di Assetto del Parco di Veio, di cui nel frattempo la Regione Lazio aveva concluso il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che avrebbe dovuto essere conclusa fin dal 2013), perché con determinazione della Direzione Ambiente e Sistemi Naturali G14883 del 14 dicembre 2016 era stato espresso il Parere Motivato ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. 152/2006 sulle osservazioni presentate alla proposta di Piano di Assetto. [vedi Atto di invito – diffida a provvedere ad insediare Comunità del Parco e Consigli Direttivi degli Enti Parco]
Anche alla suddetta istanza non è stato dato alcun seguito formale da parte di nessuno dei tre diretti interessati.
Con Nota VAS prot. n. 15 del 30 settembre 2017, trasmessa al Presidente della Regione Lazio, all’Assessore all’Ambiente, alla Direzione Regionale Territorio Urbanistica, Mobilità e Rifiuti-Area Autorizzazioni Paesaggistiche e Valutazione Ambientale strategica, alla Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali e per conoscenza al Presidente dell’Ente Parco di Veio, questa associazione ha preso atto della deliberazione del Presidente dell’Ente Parco di Veio n. 41 del 28 giugno 2017 relativa al “Piano del Parco Naturale Regionale di Veio. Recepimento delle considerazioni ambientali e del parere motivato pervenuti nell’ambito del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica” per far presente che l’Ente Parco di Veio deve controdedurre alle 806 osservazioni presentate direttamente al medesimo Ente riguardo alla proposta di Piano di Assetto, ma che «le controdeduzioni alle 806 osservazioni spettano al Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio, che però non è stato ancora insediato dal Presidente della Regione Lazio, anche perché non ha ancora provveduto a nominare i 4 membri aggiunti della Comunità del Parco di Veio a cui spetta designare due dei 5 membri del Consiglio Direttivo, né il Consiglio Regionale ha provveduto a designare gli altri due dei 5 membri del Consiglio Direttivo.»
Con la nota suddetta è stato quindi chiesto «alle SS.LL., ciascuna nell’ambito delle rispettive competenze, di non procedere alla approvazione del Piano di Assetto del Parco di Veio sulla base della Deliberazione del Presidente n. 041 del 28 giugno 2017 e degli elaborati del Piano di Assetto ad essa allegati e di tenere conseguentemente sospeso il procedimento fino a che non si sarà provveduto all’insediamento della Comunità del Parco e del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio e non saranno state trasmesse le controdeduzioni del Consiglio Direttivo a tutte le 806 osservazioni presentate al Piano di Assetto “adottato” ai sensi del 4° comma dell’art. 26 della legge regionale n. 29/1997».
È stato precisato che «la presente vale come invito e diffida» ed è stato invitato «anche il Presidente dell’Ente Parco di Veio, che legge per conoscenza, a non approvare con propria deliberazione – in assenza del Consiglio Direttivo – le controdeduzioni alle 806 osservazioni.»
Anche alla suddetta istanza non è stato dato alcun seguito formale da parte di nessuno dei maggiormente interessati: solo il responsabile della Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali, Dott. Vito Consoli, ha ritenuto di rispettare l’obbligo di risposta prescritto dalla legge n. 241/1990, comunicando con nota del 25.10.2017 trasmessa via p.e.c. che «nessuna attività istruttoria finalizzata all’approvazione del piano del Parco Naturale Regionale di Veio potrà essere intrapresa dalle Direzioni regionali competenti (Ambiente e Sistemi Naturali e Territorio, Urbanistica, mobilità) prima dell’avvenuta trasmissione dell’atto di approvazione del parere alle osservazioni di competenza dell’Ente di gestione». [vedi REGLAZIO.REGISTRO UFFICIALE.2017.0540836.Risposta di Vito Consoli]
Questa associazione ha replicato alla suddetta risposta con Nota VAS prot. n. 20 del 3 novembre 2017 mettendo anzitutto «in grande evidenza che l’Ente Parco di Veio è senza Consiglio Direttivo dal 2° commissariamento iniziato il 12 agosto 2010 con la nomina fino al 31 agosto 2013 di Massimo Pezzella, che con deliberazione n. 5 del 13 febbraio 2012 assunta nelle veci del Consiglio Direttivo ha peraltro adottato la proposta del Piano di Assetto del Parco di Veio».
È stato in secondo luogo stigmatizzato che «il Presidente della Giunta Regionale del Lazio Nicola Zingaretti sta ancora continuando a rendersi responsabile in modo recidivo di gravi omissioni di atti dovuti d’ufficio perché non risulta che abbia ancora provveduto alla nomina dei quattro rappresentanti che la legge regionale n. 12/2016 impone di aggiungere ad ogni Comunità del Parco, di cui due designati dalle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello regionale e altri due designati dalle associazioni ambientaliste a livello regionale» per fare presente che «senza questi 4 membri aggiunti la Comunità del Parco di Veio non può essere insediata sempre dallo stesso Nicola Zingaretti, per consentirle di nominare nella sua prima seduta ufficiale un Presidente ed un Vice Presidente, in modo da essere in tal modo operativa e designare i due suoi rappresentanti in seno al Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio, ai sensi della lettera b) del 1° comma dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997» e per mettere in rilievo che «senza la designazione dei due suddetti membri, e la conseguente loro nomina con specifico decreto del Presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti, non può essere insediato il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio, che quindi non è messo in condizioni di approvare le controdeduzioni alle 806 osservazioni presentate alla proposta di Piano di Assetto, aggiungendo così una ennesima omissione di atti dovuti d’ufficio».
Con riferimento specifico alla lettera c) del 1° comma dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997, così come modificato dalla legge regionale n. 12/2016, secondo cui ogni Consiglio Direttivo è composto anche da altri due membri, che devono essere designati dal Consiglio Regionale «sentite le organizzazioni agricole ed ambientaliste», la nota di questa associazione ha ripercorso il procedimento che è stato seguito dalla Regione Lazio a tal riguardo e che si è concluso in modo del tutto anomalo da parte del Presidente Daniele Leodori, che di fronte alla inaccettabile inerzia del Consiglio Regionale, «si è sentito autorizzato ad esercitare i poteri sostitutivi previsti dalla normativa vigente in materia e con Decreto 81/X del 12 ottobre 2017 ha deciso di designare i due membri del futuro Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio nelle persone di Marco Angelici e Gianluca Medici, in modo ancor più discrezionale perché non precisa i suoi criteri di scelta fra candidati, sembra ora ridotti a 20 dopo la “scheda di carattere generale elaborata dalla menzionata struttura organizzativa, contenente anche delle valutazioni/osservazioni in ordine alla normativa di riferimento”».
La nota di questa associazione ha messo in evidenza che «non c’è ad ogni modo la dimostrazione di come e perché le due suddette persone siano state scelte tra il totale di 20 candidati e se tale scelta sia stata doverosamente fatta “tra persone che si siano distinte per gli studi e per le attività nel campo della protezione dell’ambiente con comprovata esperienza di gestione ed adeguato curriculum”», rilevando che «sotto tale aspetto il decreto del Presidente del Consiglio Regionale non sembra aver rispettato quanto prescrive il 1° comma dell’art. 3 della legge n. 241/1990».
Si chiede pertanto al Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, di voler trasmettere a questa associazione quanto meno il “curriculum vitae” Marco Angelici e Gianluca Medici.
Risulta a questa associazione che con distinti decreti emanati tutti il 12 ottobre 2017 il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Daniele Leodori ha provveduto a designare i due membri dei Consigli Direttivi degli altri Enti di gestione, lasciando intendere in ognuno di essi quanto evidenziato da questa associazione per il Parco di Veio, vale a dire la «inopportuna quanto errata convinzione che il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio possa essere insediato soltanto con la successiva nomina ufficiale di due dei 4 membri del Consiglio Direttivo, senza la contestuale nomina degli altri due, per designare i quali la Comunità del parco di Veio (cui spetta anche di esprimere un parere obbligatorio sul bilancio e sul conto consuntivo dell’ente di gestione) deve essere prima insediata con i suoi 4 membri aggiunti».
Questa associazione ha rimarcato che «la convinzione del tutto sbagliata che il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio possa essere insediato con soli tre membri sui cinque complessivi prescritti ora dalla legge regionale n. 12/2016 deriva forse dalla originaria stesura della legge regionale n. 29/1997, così come pubblicata sul supplemento ordinario n. 2 del Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 31 del 10 novembre 1997, che al 4° comma dell’art. 14 disponeva che il Consiglio Direttivo (all’epoca formato da 7 membri) «è validamente costituito quando risultano nominati la metà più uno dei componenti previsti»: ha quindi fatto presente che «la suddetta disposizione risulta essere stata abolita dalla legge regionale n. 10 del 2 aprile 2003, con cui è stato sostituito il testo dell’intero art. 14, per cui non è oggi applicabile nella maniera più assoluta, proprio perché ne è stata riconosciuta la natura illecita».
La nota di questa associazione si chiude precisando che «ad ormai quasi un anno esatto di distanza con la presente si diffida formalmente il Presidente della Giunta regionale del Lazio dall’insediare un Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio che sia costituito soltanto dal Presidente Giacomo Sandri e dai due membri di designazione del Presidente del Consiglio Regionale Marco Angelici e Gianluca Medici».
Ad ormai quasi un mese di distanza le SS.LL. devono ancora rispondere alla suddetta nota di questa associazione, che di fronte a questa recidiva indifferenza mista ad arroganza nei riguardi delle sue 4 note si riserva di ricorrere in sede giudiziaria per chiedere alla Magistratura competente di voler accertare se nel comportamento delle SS.LL. si possano ravvisare gli estremi del reato di cui al 2° comma dell’art. 328 del Codice Penale.
Da fonti raccolte, ma non ufficialmente confermate, questa associazione è venuta nel frattempo a sapere che quanto meno per l’Ente Parco di Veio si intende insediare il Consiglio Direttivo senza i due membri designati dalla Comunità del Parco, anche perché su tale possibilità si sarebbe espressa favorevolmente l’Avvocatura Regionale, a cui è stato posto un quesito in cui è stato forse evitato di far sapere della abolizione dell’originario 4° comma dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997: nel caso invece che fosse perfettamente a conoscenza di questo precedente, l’Avvocatura Regionale non sembra essersi minimamente chiesta per quali ragioni la legge regionale n. 10 del 2 aprile 2003 abbia abolito il suddetto 4° comma.
Da ulteriori informazioni assunte nel frattempo questa associazione è venuta a sapere che il 7 novembre 2017 la Comunità della riserva naturale di Monte Navegna e Monte Cervia, pur senza i 4 membri aggiunti dalla legge regionale n. 12/2016, ha approvato un bando per la nomina dei due membri del Consiglio Direttivo designati dalla Comunità: altrettanto ha fatto la Comunità del Parco dei Monti Lucretili, anch’essa senza i 4 membri aggiunti dalla legge regionale n. 12/2016.
L’Ente Roma Natura, che è senza Comunità del Parco, ha per suo conto diffuso un «avviso pubblico per manifestazione d’interesse ai fini della designazione di due rappresentanti di Roma Capitale nel consiglio direttivo dell’ente di gestione del sistema di aree naturali protette interamente ricadenti nel territorio di Roma Capitale, denominato “ente regionale Roma Natura”»: l’avviso è stato pubblicato anche sul sito di Roma con la precisazione che «la proposta di candidatura, corredata della prevista documentazione, dovrà essere presentata, a pena di esclusione, entro le ore 12:00 dell’11 dicembre 2017».
Non risulta che le altre Comunità del Parco, tra cui quella dei Castelli Romani, abbiano provveduto ad emanare i rispettivi bandi: ne deriva che in caso di insediamento dei Consigli Direttivi si assisterà ad una inaccettabile disparità di trattamento, perché si verificherebbero Consigli Direttivi insediati con tutti e 5 i membri previsti dalla legge regionale n. 12/2016 e Consigli Direttivi, tra cui quello dell’Ente Parco di Veio, insediati con soli tre membri in aperta violazione non solo della normativa vigente in materia ma anche in particolare del 4° comma dell’art. 53 dello Statuto della Regione Lazio, ai sensi del quale «l’amministrazione regionale, nell’ambito del proprio sistema organizzativo, attua azioni positive per garantire l’effettiva parità di opportunità tra donne e uomini, nel rispetto di quanto stabilito dalla vigente legislazione in materia e dai contratti collettivi di lavoro, anche mediante un apposito comitato regionale.»
È di tutta evidenza che la suddetta disposizione non verrebbe affatto rispettata con un Consiglio Direttivo dell’Ente parco di Veio formato da tre soli uomini.
Si invita quindi caldamente il Presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti a non insediare nessun Consiglio Direttivo ed in particolare quello dell’Ente parco di Veio che sia composto soltanto di tre membri invece dei cinque prescritti dal 1° comma dell’art. 14 dalla legge regionale n. 29/1997, così come modificata dalla legge regionale n. 12/2016.
La presente vale come diffida, con riserva di ricorrere – in caso di ennesimo suo mancato rispetto – presso tutte le sedi giudiziarie ritenute più opportune per verificare tanto il mancato obbligo di risposta quanto l’eccesso di potere.
Si rimane in attesa di un riscontro scritto, anche per via telematica, che si richiede ai sensi degli articoli 2, 3, 9 e 10 della legge n. 241/1990.
Distinti saluti.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
Roma, 28 novembre 2017