Di fronte a una crescente opposizione politica e dell’opinione pubblica al glifosato, i rappresentanti dei governi europei hanno respinto nuovamente la proposta della Commissione europea di concedere una nuova licenza per l’utilizzo dell’erbicida e il voto finale è stato rinviato a novembre. Secondo quanto emerge da informazioni sui media europei, 10 Paesi dell’Ue hanno dichiarato che voteranno contro un rinnovo decennale della licenza di glifosato: Austria, Belgio, Grecia, Croazia, Francia, Italia, Lussemburgo, Malta, Slovenia e Svezia, mentre Germania e Portogallo si sono astenuti e 16 Paesi hanno dichiarato che voteranno a favore: Bulgaria, , Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Olanda, Spagna, Polonia, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia e Ungheria. Commentando il nulla di fatto, la direttrice di Greenpeace Europe Unit per la politica alimentare, Franziska Achterberg, ha dichiarato: «Il glifosato è l’amianto della nostra generazione. È ovunque e i pericoli sono noti. Il danno che provoca per l’ambiente e la nostra salute è stato dimostrato. L’interferenza di Monsanto nella scienza è stata dimostrata. Oggi la Commissione ha fallito per la quinta volta consecutiva nel tentativo di ottenere un sostegno sufficiente da parte dei governi europei per rinnovare la licenza del glifosato. Il vento sta girando e se la Commissione non supporterà il divieto continuerà a fallire». Dalle notizie filtrate dal comitato tecnico su cibi e alimentazione dell’Ue sembra che ci sia una crescente opposizione al rinnovo della licenza per il glifosato: rispetto all’ultimo voto del 2016, 4 Paesi che sostenevano la licenza, Belgio, Croazia, Slovenia e Svezia, ora si oppongono e altrettanto hanno fatto 4 Paesi che si erano astenuti: Austria, Grecia, Italia e Lussemburgo. Solo la Bulgaria si è spostata dall’astensione al sostegno. Il Parlamento europeo ha anche chiesto un divieto totale di glyphosate entro cinque anni, a partire da un divieto parziale di quest’anno. Nel 2016 […]