Arch. Manuela Manetti
Con Nota VAS prot. n. 8 del 22 agosto 2017 l’associazione “Verdi Ambiente e Società (VAS) ha chiesto al Presidente Giunta Regionale del Lazio Nicola Zingaretti, all’Assessore alle Politiche del Territorio Michele Civita ed alla responsabile della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità Manuela Manetti di voler accertare i vizi di legittimità della Variante Generale del Comune di Cerveteri, evidenziati nell’allegato alla medesima nota e di provvedere «in caso affermativo ad esercitare i rispettivi poteri per far annullare in particolare la deliberazione della Giunta Comunale n. 27 del 21 febbraio 2017 e la deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 del 2 maggio 2017, se non anche la deliberazione della Giunta Comunale n. 81 del 25 giugno 2015 e la deliberazione del Consiglio Comunale n. 26 del 30 luglio 2015».
Alla istanza ha dato seguito la Direzione Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità con la Nota prot. n. 452363 dell’11.09.2017, trasmessa via p.e.c., con cui fa sapere di non rinvenire «al momento alcuna competenza specifica in capo alla Scrivente Direzione», per cui «si resta in attesa dell’invio, da parte dell’amministrazione comunale, di tutti gli atti concernenti la Variante generale in argomento».
Con Nota VAS prot. n. 11 del 16 settembre 2017 il Dott. Arch. Rodolfo Bosi ha replicato alla Regione Lazio nel modo seguente.
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Ci corre l’obbligo di far presente che la nota riconosce che «risulta trasmessa presso questa Direzione – Area V.A.S. – la richiesta di verifica di assoggettabilità a VAS».
Al riguardo questa associazione ha scritto che «per quanto concerne l’obbligatorio rispetto della procedura di V.A.S. c’è da mettere in risalto che ai sensi del 1° comma dell’art. 12 del D.Lgs. n. 152/2006, prima ancora di procedere alla redazione definitiva della Variante Generale, il Comune di Cerveteri avrebbe dovuto redigere e trasmettere (alla Provincia di Roma più che alla Regione Lazio o nel dubbio a tutte e due) il Rapporto Preliminare Ambientale “comprendente una descrizione del piano o programma e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull’ambiente dell’attuazione del piano o programma”.
Il 4° comma dell’art. 12 del D.Lgs. n. 152/2006 dispone ad ogni modo che “l’autorità competente, sentita l’autorità procedente, tenuto conto dei contributi pervenuti, entro novanta giorni dalla trasmissione di cui al comma 1, emette il provvedimento di verifica assoggettando o escludendo il piano …. dalla valutazione di cui agli articoli da 13 a 18 e, se del caso, definendo le necessarie prescrizioni”: il 12 luglio 2017 sono scaduti i 90 giorni previsti senza che risulti che la Regione Lazio abbia trasmesso al Comune di Cerveteri il cosiddetto “Documento di Scoping” con cui vengono dettate le prescrizioni per la redazione del Rapporto Ambientale, che ai sensi del 3° comma del successivo art. 13 del D.Lgs. n. 152/2006 “costituisce parte integrante del piano … e ne accompagna l’intero processo di elaborazione ed approvazione.”
Sulla base del Rapporto Preliminare si deve redigere ed adottare una proposta di Variante Generale (art. 14), che va depositata per 60 giorni al fine di consentire la presentazione di osservazioni, a cui controdeduce poi entro l’area VAS della Regione Lazio o della Provincia di Roma con l’espressione di un “parere motivato” che comporta “le opportune revisioni del piano” (art. 15), che deve alla fine essere adottato dal Consiglio Comunale.
Appare di tutta evidenza che il Comune di Cerveteri non ha rispettato affatto la suddetta procedura di V.A.S.: in tal caso il 5° comma dell’art. 11 del D.Lgs. n. 152/2006 dispone che “i provvedimenti amministrativi di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale strategica, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge”.»
Quest’ultima disposizione di legge non sembra essere stata presa in considerazione dalle SS.LL. ed in particolare dalla Direzione Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità, che oltre a non motivare le ragioni del ritardo nella trasmissione del “Documento di Scoping”, che è di sua stretta competenza, vorrebbe ora aspettare che il Comune di Cerveteri trasmetta gli atti e gli elaborati della Variante Generale solo quando avrà controdedotto a tutte le osservazioni presentate entro il 20 agosto 2017, consentendo in tal modo che prosegua un procedimento chiaramente viziato di legittimità.
Dal momento che la Direzione Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità ammette che c’è comunque stata da parte del Consiglio Comunale di Cerveteri la adozione di una Variante Generale senza nemmeno aspettare la trasmissione del “Documento di Scoping” sulla base delle cui prescrizioni redigere il Rapporto Ambientale che avrebbe dovuto accompagnare tutte le fasi della elaborazione della Variante Generale, la mancata trasmissione al momento degli atti e degli elaborati di tale Variante non esenta per certo le SS. LL. (compresa soprattutto l’Area V.A.S.) dall’obbligo di esercitare la propria competenza e conseguentemente di interrompere immediatamente un procedimento che ha portato alla adozione di una Variante Generale che non è stata sottoposta alla procedura di VAS.
Si torna pertanto a sollecitare le SS.LL. in indirizzo, ciascuna nell’ambito delle rispettive competenze, ad esercitare il proprio potere di controllo riguardo alla piena ottemperanza alla normativa in materia di V.A.S., nel rispetto del principio di leale collaborazione sancito dell’art. 97 della Costituzione ed a provvedere a far annullare tutte le deliberazioni che hanno portato alla decisione di adottare una Variante Generale del PRG vigente in luogo di un PUCG.
La Presente vale come invito e diffida.
Si rimane in attesa di un riscontro scritto, anche per via telematica, che si richiede ai sensi degli articoli 2, 3, 9 e 10 della legge n. 241/1990.