Crociere, torna la protesta dei comitati

 

Sono almeno una decina le navi da crociera che il prossimo weekend – sabato 23 e domenica 24 novembre attraccheranno o partiranno da Venezia.

E proprio per quei due giorni le associazioni ambientaliste – a cominciare dal Comitato NoGrandiNavi, da Ambiente Venezia e da Italia Nostra hanno organizzato una due giorni di mobilitazione alle Zattere che avrà un respiro europeo, per la partecipazione di molti movimenti ambientalisti europei, contro il passaggio che continua delle navi da crociera dal Bacino di San Marco, in attesa della soluzione alternativa che il Governo non ha ancora formalizzato, anche se il nuovo terminal a Marghera e lo scavo del canale Vittorio Emanuele – entrambi contestati dagli ambientalisti – restano sempre d’attualità.

E ci sarà un clima comunque festoso, per i gruppi e i musicisti che si esibiranno alle Zattere, sul palco che verrà montato su una banchina in acqua. La manifestazione è stata presentata ieri nella sede del Comitato NoGrandiNavi e a prendere la parola in particolare sono stati l’attivista Tommaso Cacciari e l’architetto Cristiano Gasparetto, di Italia Nostra. 

«Due giorni di festa per ribadire che la tutela della laguna e dei suoi abitanti è più importante dei ricavi delle multinazionali crocieristiche», è stato detto ieri della manifestazione.

A Venezia, secondo gli organizzatori, confluiranno rappresentanze dei No Tav dalla Valdisusa, No Muos siciliani, Stop Biocidio campani e No Tap dal Salento. Inoltre, parteciperanno i tedeschi del movimento contro Stuttgard 21, Ciutat per a qui l’habita Palma delle isole Baleari, i portoghesi di Academia CidadÒ e il Comitè francese contre la construction de l’aereporte de Notre Dame des Landes. 

Punto focale del programma sarà la manifestazione alle Zattere, il 24 pomeriggio, dove sul palco galleggiante si esibiranno tra gli altri musicisti come i 99 Posse, Cisco dei Modena City Ramblers.

«Abbiamo presentato da tempo la richiesta di uno spazio acqueo all’autorità portuale, proprio come abbiamo fatto in altre occasioni», spiega Tommaso Cacciari, «e devono ancora risponderci. 

Ma in ogni caso, la festa si farà. 

Sarà una festa per terra e per mare con tantissime barche in canale. 

Sarà una festa per tutti i veneziani e per chi ha a cuore Venezia. 

Ai signori politici che dopo 5 anni e mezzo devono ancora prendere una decisione, chiediamo solo che la smettano di prenderci in giro».
Per Cacciari, riguardo alle soluzioni allo studio, «manca solo che qualcuno proponga di sostituire il Ponte della Libertà con uno levatoio per dirottare le navi a Murano e siamo a posto con la lista delle idiozie. 

La realtà è che non sanno dove sbattere la testa e prendono tempo perché altro non sanno fare. 

Puntualmente, ogni tre mesi, salta fuori qualcuno con una soluzione nuova. 

L’ultima è quella di spostare il porto a Marghera. 

Dico solo: fateci vedere i progetti e ve li smontiamo scientificamente come abbiamo fatto per il Contorta. 

Perché qualsiasi soluzione che non preveda l’allontanamento delle grandi navi dalla laguna non può essere compatibile con la sua tutela». 

 

(Articolo di Enrico Tantucci, pubblicato con questo titolo il 17 settembre 2017 su “La Nuova di Venezia e Mestre”)

 

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