La Quercia delle Checche è situata nel cuore della Toscana, nel Comune di Pienza (SI), all’interno della splendida cornice di quella Val d’Orcia che dal 2004 è stata inserita tra i patrimoni mondiali dell’Unesco come esempio di un territorio dove la straordinaria bellezza del paesaggio costituisce il frutto di un magnifico rapporto tra uomo e natura: dove, in altre parole, le attività umane hanno saputo svilupparsi in armonia con la natura. In tale territorio si trova la Quercia delle Checche (dal toponimo “checca” con cui nel dialetto locale della Val d’Orcia vengono talvolta chiamate le gazze che trovano rifugio tra i rami della quercia), che è stata recentemente riconosciuta dal ministero dei Beni culturali come il primo esempio in Italia – e probabilmente uno dei primi a livello mondiale – di bene culturale ambientale. Si tratta infatti del primo caso nel nostro Paese in cui un bene ambientale, ossia nel caso di specie un albero, viene dichiarato meritevole di tutela ai sensi del Codice sui beni culturali (decreto legislativo 42/2004). Il provvedimento di tutela è contenuto in un decreto del segretariato regionale per la Toscana del ministero dei Beni e delle attività culturali, emesso ai sensi dell’articolo 10 del Codice. L’oggetto della tutela è un bene culturale che rientra nella categoria delle “cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico particolarmente importante”, previste dall’articolo 10, comma 3, lettera a; tale intervento del ministero si deve largamente al diretto coinvolgimento nella questione del sottosegretario ai Beni culturali con delega al Paesaggio Ilaria Borletti Buitoni, la quale nel maggio del 2016 si recò in Val d’Orcia per un sopralluogo che ha aperto la strada al provvedimento di tutela recentemente emanato dal ministero. Finora lo strumento di tutela in questione previsto dal Codice dei beni culturali era stato […]