L’acqua «costa troppo poco, vale tanto, e se ne spreca troppa». A dirlo è Legambiente che fa un esempio semplice: «Ogni minuto un rubinetto che gocciola può perdere 90 gocce, pari a 4.000 litri in un anno, mentre da un rubinetto aperto possono uscire 8/10 litri d’acqua. In questa estate segnata dall’emergenza siccità, dagli incendi e dalla progressiva riduzione delle portate di fiumi e falde, ci si accorge di quanto l’acqua sia un bene prezioso e vitale e di come l’attuale modello di gestione della risorsa idrica non sia sostenibile: da quello urbano a quello domestico per arrivare a quello agricolo. Eppure contribuire al risparmio idrico non è una sfida impossibile, ma una scommessa che si può vincere attraverso un impegno comune coinvolgendo le città, il mondo agricolo e i cittadini che possono fare davvero al differenza». Gli ambientalisti del Cigno Verde sono convinti che ogni piccolo gesto è utile allo scopo e per questo hanno sintetizzato nel manuale “Il mondo è fatto di gocce” una serie di soluzioni utili per ridurre i consumi idrici urbani, domestici e legati all’agricoltura. Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente, spiega: «Oggi la sfida della gestione sostenibile della risorsa idrica si può vincere solo con un’attenta ed efficiente pianificazione di interventi, con politiche serie ed efficaci di adattamento al clima, di risparmio e tutela dell’acqua, che è una risorsa limitata, affrontando al tempo stesso quei nodi irrisolti. Tra le questioni da affrontare ci sono prima di tutto l’inefficienza delle reti di distribuzione, la dispersione idrica che a Roma raggiunge oltre il 40%, la mancanza di piani strategici e innovativi per una sua diversa gestione e il fatto che l’acqua in Italia costa troppo poco, negli usi civili come in agricoltura, e anche per questo se ne consuma troppa. Fatto salvo l’accesso […]