Oggi 5 giugno ricorre la giornata mondiale dell’ambiente in un contesto internazionale non certamente positivo. Immergersi nell’ambiente come da più parti viene suggerito per far sentire la voce di chi difende la natura e di conseguenza gli esseri umani diventa un’impresa titanica.
Avevamo sperato che qualche passo avanti si fosse fatto con l’accordo di Parigi. Tutto è naufragato con la marcia indietro di Trump ricattato dai petrolieri e succube convinto delle grandi lobbie. Dietro la porta di Trump si affaccia anche Putin e cosi si compie il misfatto. L’accordo di Parigi era già il risultato di un compromesso al ribasso per le posizioni degli americani: varrebbe la pena di proporre un testo più protezionista in difesa del Pianeta, ma forse siamo degli illusi. Non ci resta che continuare la nostra azione, sollecitare i grandi della terra (tranne chi sappiamo) ad attuare politiche sostenibili e interventi economici adeguati alla gravità della situazione.
Stendiamo un velo pietoso sul governo italiano che continua ad invocare grandi opere, per la maggior parte inutili, dimenticandosi di mettere in sicurezza il paese e continuando a tagliare fondi da destinare all’ambiente.
Guido Pollice Presidente Vas onlus-aps
(associazione verdi ambiente e società)