ROMA – Si celebra oggi la Giornata europea dei parchi, mentre in Italia la legge quadro di riforma delle aree protette – fortemente criticata soprattutto dagli ambientalisti – è in attesa del voto dell’Aula della Camera e si è in attesa di una decisione da parte della Conferenza Stato-Regioni sul Piano di conservazione e gestione del lupo. Quest’anno il tema della Giornata europea dei parchi è “Changing climate, changing parks”, per riflettere su come gestire le aree protette dagli impatti del clima che cambia. L’iniziativa, come ogni anno, è promossa da Europarc Federation (la Federazione europea della natura e dei parchi naturali) ed è coordinata in Italia da Federparchi, per ricordare il giorno in cui nel 1909 venne istituito in Svezia il primo parco europeo. Numerosi gli eventi organizzati in tutto il vecchio continente, non solo per domani ma per un’intera settimana. Anche in Italia c’è un ricco programma di incontri, escursioni, mostre, visite guidate, mostre. L’Italia ci sono 25 parchi nazionali, che complessivamente coprono oltre un milione e mezzo di ettari, tra terra e mare, pari al 5% circa del territorio nazionale. (ANSA del 24 maggio 2017, ore 10:44)
Archivi Giornalieri: 24 Maggio 2017
L’aula della Camera ha approvato, dopo un lungo dibattito, con 235 favorevoli, 137 contrari e 7 astenuti, l’emendamento della commissione Ambiente della Camera al ddl Parchi per chiarire che “nel territorio dei Parchi e nelle aree contigue, le attività di prospezione, ricerca, estrazione e sfruttamento di idrocarburi liquidi e gassosi” saranno vietate “fatte salve le attività estrattive in corso e quelle ad esse strettamente conseguenti“. L’emendamento agisce sul divieto di prospezione, ricerca, estrazione e sfruttamento di idrocarburi liquidi e gassosi, introdotto nel corso dell’esame della commissione Ambiente di Montecitorio, per salvaguardare le attività già in essere nei Parchi. La correzione si è resa necessaria dopo la bocciatura della norma da parte della Ragioneria dello Stato, che ha spinto la commissione Bilancio a condizionare il suo parere favorevole proprio all’accoglimento dell’emendamento della commissione Ambiente. Per la Ragioneria un divieto del genere avrebbe comportato minori entrate per lo Stato a causa della riduzione delle royalties. “L’emendamento – chiarisce il relatore al ddl Parchi Enrico Borghi (Pd) – fa salve unicamente le attività estrattive di idrocarburi già esistenti e le sole attività strettamente collegate alle estrazioni in corso, quali, ad esempio, le attività di messa in sicurezza o di manutenzione di pozzi esistenti, oltre ovviamente al ripristino ambientale. Pertanto a mio giudizio la norma vieta nuova ricerca, nuove estrazioni e nuove prospezioni“. (ANSA del 23 maggio 2017, ore 19:51)
In abbinamento con la campagna nazionale “Mangiasano” i Circoli Territoriali di VAS organizzano periodicamente dei bio-mercatini, per lo più con i Gruppi di Acquisto Solidale. bio-mercatino ad Impruneta Per consentire a VAS di continuare ad organizzare i bio-mercatini puoi donare il 5×1000 (contributo dello Stato senza spese per il singolo contribuente). Sul tuo modulo di dichiarazione dei redditi, nello spazio dedicato alla scelta del 5×1000: metti la tua firma nel primo riquadro in alto a sinistra (sostegno volontariato e non profit) inserisci il codice fiscale di VAS (Associazione Verdi Ambiente e Società): CF 97078560584 Per chi non deve presentare la dichiarazione dei redditi basta che il contribuente sottoscriva la dichiarazione nella prima casella in alto a sinistra nel modello CUD.
Il 24 maggio si festeggia la Giornata Europea dei Parchi e si rinnovano le iniziative per ricordare il giorno in cui, nell’anno 1909, venne istituito in Svezia il primo parco europeo. In Italia la data del 24 maggio si dilata su più giorni, con un ricco programma di incontri, escursioni, mostre ed attività ambientali.
Nella giornata di ieri pomeriggio 23 maggio 2017 la Camera dei Deputati ha proseguito la discussione sulla proposta di legge A.C. 4144 – A. L’articolo 4 è stato approvato secondo il testo della Commissione Ambiente della Camera, con accoglimento del seguente emendamento sull’articolo aggiuntivo 4.0600 della Commissione: Dopo l’articolo 4 aggiungere il seguente: Art. 4-bis. – (Modifica dell’articolo 10 della legge n. 394 del 1991). – 1. Al comma 1, dell’articolo 10 della legge n. 394 del 1991, dopo le parole: «dai sindaci dei comuni» sono aggiunte le seguenti: «, dai Presidenti delle unioni montane dei comuni». 0600. La Commissione. È stato quindi preso in esame il 1° comma dell’art. 5 secondo il testo della Commissione Ambiente. È stato approvato il seguente emendamento della Commissione Ambiente della Camera, relativo al n. 3.2 della lettera a) del 1° comma dell’art. 5: Al comma 1, lettera a), numero 3.2), capoverso lettera b-bis), aggiungere, in fine, le parole:, fatte salve le attività estrattive in corso e quelle ad esse strettamente conseguenti. 800. La Commissione È stato altresì approvato il seguente emendamento secondo la nuova formulazione della Commissione Ambiente: Al comma 1, lettera a), numero 5), capoverso comma 6, primo periodo, aggiungere, in fine, le parole: e, qualora il territorio del parco ricomprenda siti militari, di concerto con il Ministro della difesa. 5. 600.(Nuova formulazione) La Commissione. La seduta iniziata alle ore 15,15 è stata sospesa alle ore 19,30 con la 65° votazione: riprende oggi alle ore 9,30. Resoconto stenografico dell’Assemblea del 23 maggio 2017 Emendamenti votati il 23 maggio 2017
Fra i tanti effetti negativi dell’inquinamento atmosferico, potrebbe esserci anche quello di farci dormire male. Lo sostiene una ricerca dell’Università di Washington, citata dal quotidiano britannico Guardian. Lo studio prende in esame la quantità di tempo che i partecipanti trascorrono addormentati in letto di notte rispetto a quanto passano svegli in letto, la cosiddetta “efficienza del sonno”. I risultati mostrano che una maggiore esposizione al biossido di azoto e alle polveri sottili come le PM 2.5 rende più probabile avere una scarsa efficienza del sonno. Questo, sostengono i ricercatori, potrebbe essere dovuto all’effetto dell’inquinamento sul corpo. (ANSA del 22 maggio 2017, ore 13:39)