Comunicato Stampa Che fine ha fatto la riforma dei cartelloni pubblicitari a Roma? Dall’insediamento dell’amministrazione Raggi nessun passo avanti è stato compiuto. La città attende maggior decoro e servizi importanti quali bike sharing e toilette pubbliche. Ma la giunta sembra aver dimenticato il Piano Regolatore approvato anche con il voto dei consiglieri 5stelle. C’è il rischio concreto che nel settore della pubblicità esterna si torni indietro di 7 anni, al caos che ha provocato la diffusione a Roma di decine di migliaia di cartelloni brutti e irregolari. Quella che l’allora sindaco Alemanno definì “mafia dei cartelloni” provocò 3 morti e decine di feriti per il posizionamento, senza regole, di plance e paline ai bordi delle strade o sugli spartitraffico La mobilitazione dei cittadini, che raccolsero oltre 10mila firme per una Delibera di Iniziativa Popolare, portò la giunta Marino a varare una radicale riforma. Nel 2014 fu approvato il P.R.I.P. (Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari) e fu avviato l’iter dei piani di localizzazione (posizioni esatte dove possono essere installati gli impianti). Il P.R.I.P. il nuovo Regolamento della Pubblicità ottennero il voto favorevole e decisivo dei 4 consiglieri comunali del M5S: Virginia Raggi, Enrico Stefàno, Marcello De Vito e Daniele Frongia. Sebbene oggi siano ai vertici dell’amministrazione capitolina, non hanno più compiuto i passi necessari al completamento della riforma, rischiando di farla impantanare definitivamente. L’ITER DELLA RIFORMA La riforma dei cartelloni pubblicitari a Roma si sviluppa nelle seguenti tre fasi: 1) approvazione del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP); 2) approvazione dei Piani di Localizzazione degli Impianti e dei Mezzi Pubblicitari (PiaLMIP); 3) aggiudicazione della gestione decennale degli impianti tramite bandi di gara. La 1° delle 3 fasi è stata condotta in porto dall’allora Assessore Marta Leonori della Giunta del Sindaco Marino che, il 30 luglio del 2014, ha fatto approvare […]