Comitato Alberi verdi: ‘Scempio compiuto davanti San Domenico’

 

La denuncia in una nota a margine del convegno La giornata del (non) paesaggio.

In occasione della prima Giornata nazionale del Paesaggio, istituita dal Mibact, il Comitato Alberi Verdi ha organizzato un incontro per approfondire il discorso sulla tutela ambientale e paesaggistica iniziato circa un anno fa – si legge in una nota – Visti i disastri che l’uomo continua a perpetuare nei confronti della natura, il Comitato ha voluto ribattezzare l’evento in “Giornata del (non) paesaggio” e su questa linea ha condotto una disamina sull’ambiente circostante, coadiuvato dal club Unesco Cosenza e dai Vas Calabria.  

Le trasformazioni subite dal territorio calabrese ricadono sia su numerose aree naturalistiche, distrutte a vantaggio di costruzioni spesso definite ecomostri, che sui beni architettonici, per i quali spesso viene cambiata la destinazione d’uso a favore di moderne e proficue attività turistiche“.

L’erosione delle coste, la cementificazione di aree ricche di boschi e orti – continua il comunicato –  l’abbandono ingiustificato dei centri storici, la corsa all’edificazione per placare gli appetiti di impresari votati al guadagno hanno stravolto la realtà territoriale.  

Anche la forte antropizzazione dei luoghi calabresi si è rivelata uno dei fattori di trasformazione del paesaggio. In particolare, Cosenza e tutta l’area urbana sono state private negli ultimi anni di una gran quantità di verde: l’eliminazione di tanti alberi, la loro capitozzatura a vantaggio del mercato del legno hanno ridotto la città a un cimitero degli alberi“.

E, malgrado le proteste e gli articoli di stampa – conclude il comitato Alberi Verde – un altro scempio è stato compiuto ultimamente dinanzi alla chiesa di San Domenico, dove gli altissimi lecci hanno subito in questi giorni una potatura alquanto discutibile, ma, soprattutto, ci preme segnalare che i lavori sull’area hanno danneggiato le radici, condannando gli alberi alla morte.  

Chi pagherà per tutto questo?  

Saranno ora chiari i motivi per cui abbiamo voluto definire la Giornata del Paesaggio in Giornata del non Paesaggio e su questa definizione tessere una serie di considerazioni e progetti per l’immediato futuro, perché i paesaggi sono beni sociali, li salvi chi può“. 

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 17 marzo 2017 sul sito online “Cosenzainforma.it”)

 

La Gazzetta del Sud di Cosenza

17 marzo 2017

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